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Tre anni fa venne in mente a mio padre di proporre a persone amiche di UniCoop, e in particolare dell’«Informatore Coop» un periodico distribuito a migliaia di soci in tutta la Toscana, una distribuzione di libri

Tre anni fa venne in mente a mio padre di proporre a persone amiche di UniCoop, e in particolare dell’«Informatore Coop» un periodico distribuito a migliaia di soci in tutta la Toscana, una distribuzione di libri al di fuori dell’abituale circuito e degli spazi della Gdo. Non era ancora chiaro in quale settore e quale tipo di libri, ma di sicuro l’idea era di coinvolgere in questo progetto un gruppo di editori. Quest’idea piacque ma rimase un po’, come a volte succede, in una fase di stallo. Il progetto venne successivamente assunto autonomamente da Assindustria, nella quale c’è una sezione editori di cui anche noi come casa editrice facciamo parte. In tempi rapidi i responsabili di UniCoop hanno valuto e messo a punto il nostro progetto iniziale di un servizio distributivo che coinvolgeva inizialmente sei IperCoop toscane: due in provincia di Arezzo, due in quella di Pistoia e due in quella di Firenze. Uno scaffale che doveva contenere una settantina di titoli assortiti di diversi piccoli editori toscani, e il cui elemento comune nella scelta doveva essere il fatto che dovevano riguardare i diversi aspetti della storia locale: dalla narrativa di autori toscani, a saggi, manuali, guide su aspetti del paesaggio e della cultura della Toscana. L’invito ad aprirci alla narrativa è arrivato direttamente dalla Unicoop che evidentemente conosceva bene il suo mercato, i suoi clienti, i suoi soci. Un’dea che si è rivelata vincente. Inizialmente c’è stato un periodo di messa a punto e di rodaggio, per coinvolgere il maggior numero di editori, molti dei quali hanno aderito partendo dal nucleo di Assindustria; c’è stata un’attività di comunicazione e di pubblicità attraverso affissioni e pannelli da parte di UniCoop. Tra gli editori troviamo Bonechi, Felici, Firenze Libri, Alinari, La Giuntina, Ibiskos, Laurum, Le lettere, Multigraphi, Nerbini, Nuovi Equilibri, Polistampa, Sassoscritto, Semper, Vallecchi. Queste sono però solo alcune delle sigle editoriali di scaffale di un mese tipo; ma le piccole case editrici che hanno aderito al progetto, stringendo un contratto di distribuzione per questo canale, sono molte di più, quasi tutti gli editori toscani a eccezione naturalmente di Giunti. Questo esperimento – iniziato a luglio 2005 – già tra agosto e settembre ha cominciato a dare alcuni numeri soddisfacenti. I libri si vendono con 15% di sconto, in linea con la proposta commerciale seguita dalla grande distribuzione.  E tutti hanno aderito con entusiasmo perché, in particolare per i piccolissimi, si tratta di avere un’opportunità in più. Devo inoltre sottolineare un altro aspetto: che a detta dei buyer di Coop un mq di questo nostro scaffale di piccoli editori toscani, ha una redditività confrontabile, in alcuni casi superiore, a quella del settore libri dove ci sono editori di ben altro peso commerciale. Non è un caso che nel frattempo dalle sei IperCoop si sono aggiunti nove negozi Coop, a dimostrazione del successo ottenuto. Gli editori sono oggi 60-70 con uno scaffale che contiene 60-70 titoli. Ogni mese lo rinnoviamo, togliendo quelli che vendono meno o che hanno terminato il loro ciclo di vendita (circa 10, 20 titoli) e li sostituiamo con altrettante novità. Per quanto riguarda gli editori che sono a scaffale vorrei darvi alcuni numeri: a luglio erano 16; ad agosto 18; 23 tra settembre e novembre; sono 28 a dicembre. 28 editori su 70 titoli, vuol dire che toccano in media due facce a editore, però è una media che non considera il fatto che in un mese c’è un editore che magari non è presente nel mese successivo, e quello dopo ancora ha tre titoli perché ha dei titoli che vendono bene. Ogni lunedì ricevo i tabulati delle vendite, le posso valutare, interpretare l’andamento e proporre le correzioni mensili sugli scaffali. Non è comunque Polistampa che prende la decisione finale: ogni 15 del mese, nella riunione che abbiamo con UniCoop proponiamo 50 novità e insieme ai buyer Unicoop (che hanno l’ultima parola) scegliamo i 10-20 nuovi titoli che saranno inseriti nello scaffale. Ci sono anche alcuni altri vincoli: i generi, ma anche la fascia di prezzo dato che si vendono bene libri tra i 5 e i 20 euro, oppure il formato, che non può essere superiore al 17x24 per ragioni espositive.
Data recensione: 01/10/2005
Testata Giornalistica: Il Giornale della Libreria
Autore: Antonio Pagliai