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Il Palazzo Pretorio di Certaldo è costellato di stemmi che ricordano i vari vicari che si sono succeduti nell’incarico nella città del Boccaccio. Per quasi tutti si tratta di simboli sconosciuti, ma adesso un libro ne

Il Palazzo Pretorio di Certaldo è costellato di stemmi che ricordano i vari vicari che si sono succeduti nell’incarico nella città del Boccaccio. Per quasi tutti si tratta di simboli sconosciuti, ma adesso un libro ne svela i significati. Il volume «Gli stemmi dei Vicari di Certaldo» di Carlo Tibaldeschi (Polistampa, pp. 240, 32 euro) presenta elementi molto interessanti per i contenuti e la metodologia adottata. L’autore parte dal postulato che le decorazioni araldiche dei palazzi pubblici italiani siano tra le più importanti fonti primarie di cui lo storico dispone, veri e propri stemmari istituzionali costruiti nel tempo che riflettono con esattezza le intenzioni dei contemporanei.
Il Palazzo Pretorio certaldese è ricchissimo di questo materiale che l’autore analizza attraverso schede illustrate e ragionate, corredate di un glossario che rende il testo fruibile anche per i profani. Con grande capacità di analisi, Tibaldeschi incrocia i dati iconografici con quelli derivanti dalle fonti d’archivio, avvalendosi dell’ampia documentazione disponibile sui vicari certaldesi. Viene ricostruita la struttura originaria della decorazione, colmando le lacune negli stemmi e nelle legende, indicando e commentando gli elementi stilistici e figurativi decisivi per comprendere l’evoluzione degli stili, del gusto e delle pratiche araldiche: la forma degli scudi, gli ornamenti esteriori, la trattazione delle figure. Ulteriore valore aggiunto al volume viene conferito dall’approfondito esame di Luigi Borgia sulla storia amministrativa del Vicariato di Certaldo nel contesto del dominio fiorentino. Come evidenziato nell’introduzione di Alessandro Savorelli, ricercatore presso la Normale di Pisa, Tibaldeschi mostra profonda conoscenza dell’araldica e straordinaria padronanza di linguaggio. Grazie a questo libro, la città di Certaldo dispone adesso di un sussidio bibliografico completo del Palazzo Pretorio, indiscusso simbolo dell’identità cittadina nonché emblema della continuità ideale nel tempo di un’antica comunità.
Carlo Tibaldeschi, già docente di patologia chirurgica all’Università di Pavia, è cultore di genealogia e di araldica. Fondatore dell’Istituto Araldico-Genealogico Italiano, è presidente dell’Istituto Italiano per la Storia di Famiglia.
Data recensione: 02/05/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
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