chiudi

In occasione dei cento anni della nascita del Futurismo, Fiesole presenta l’esposizione Primo Conti. Capolavori del Futurismo e dintorni, ospitata nella Basilica di Sant’Alessandro di Fiesole fino al

In occasione dei cento anni della nascita del Futurismo, Fiesole presenta l’esposizione Primo Conti. Capolavori del Futurismo e dintorni, ospitata nella Basilica di Sant’Alessandro di Fiesole fino al 31 maggio. L’iniziativa vuole rendere omaggio all’intensa partecipazione del maestro a quella stagione ma anche all’azione da lui successivamente intrapresa per la valorizzazione del Movimento e della sua memoria. Primo Conti fu infatti un futurista sui generis. Invece di “bruciare le biblioteche”, ci ha lasciato un grande archivio e molti documenti, che oggi hanno dato vita al più importante centro studi d’Italia sulle Avanguardie storiche, conservato nella casa-studio fiesolana di Villa Le Coste.
La mostra – promossa dalla Provincia e dal Comune di Firenze, dal Comune di Fiesole, dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole e curata da Chiara Toti – propone dunque al pubblico tre distinte sezioni, che presentano rispettivamente quindici opere pittoriche, una sessantina di documenti e quaranta fra disegni e taccuini.La sezione pittorica comprende quasi nella sua interezza il corpus delle opere futuriste realizzate dall’artista a partire dall’autunno del 1917. Ecco quindi dipinti come Cocomeraia, Simultaneità di ambienti, Profughe alla stazione o Strade di paese, per poi arrivare alle esperienze di passaggio verso la Metafisica di DeChirico e Carrà, che fra il 1919 e il 1920 si traducono in opere come l’Oste burlone o il Demetrio felice.Ma è la sezione documentaria la vera sorpresa di questa mostra. Per la prima volta il pubblico infatti può ammirare una serie di carte manoscritte che attestano le prime frequentazioni futuriste e alcuni degli eventi che segnarono la formazione di un giovanissimo Primo Conti. È datata infatti 1913 la cartolina ricevuta da Papini a seguito della mostra Lacerba, svoltasi presso la Libreria Gonnelli di via Cavour, con in calce la dedica “al più giovane visitatore della mostra futurista”. E poi le prime edizioni de «Il Centone», rivista fondata da Primo Conti e Pavolini, pagine dell’«Italia Futurista» ed un curioso giornalino dal titolo «La Guerra Italo-Turca», illustrato da Conti nel 1912. Quaranta invece I disegni (tra cui anche alcuni inediti provenienti da taccuini e manoscritti) che testimoniano l’evolversi del cammino dell’artista dai primigeni accostamenti al lessico futurista già nel 1914 fino al recupero formale degli anni Venti. La selezione del materiale presentato in questa sezione, curata da Maria Donata Spadolini fra oltre trecento documenti, ha voluto anche evidenziare le ricerche e gli studi che Primo Conti faceva precedere alla realizzazione di un dipinto. “Questa mostra – spiega la presidente della Fondazione Primo Conti, Gloria Manghetti – rientra in un programma di valorizzazione e promozione del ricco patrimonio conservato presso la Fondazione e che da tre anni ci vede impegnati con varie iniziative, quali la pubblicazione dell’Inventario dell’Archivio privato del Maestro e il Catalogo ragionato on-line dell’opera pittorica”.La mostra di Sant’Alessandro sarà inaugurata oggi alle 17. Il catalogo è edito da Pagliai Polistampa, con introduzione del professor Enrico Crispolti. Il programma delle celebrazioni proseguirà domenica alle ore 11 con la presentazione del libro La cucina futurista di Marinetti e Fillia (Ed. Viennepierre). Introduce Pier Francesco Listri. Seguirà aperitivo futurista.
Data recensione: 18/04/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Daniela Giovannetti