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Vetrine lucide, insegne liberty, divani e tavolini hanno visto passare letterati artisti come Papini, Soffici, Palazzeschi, zuffe futuriste e discussioni sulla «macchia». Sono i caffè letterari a Firenze, molti in funzione

Vetrine lucide, insegne liberty, divani e tavolini hanno visto passare letterati artisti come Papini, Soffici, Palazzeschi, zuffe futuriste e discussioni sulla «macchia». Sono i caffè letterari a Firenze, molti in funzione ancora oggi, cui è dedicato un interessante volume, I caffè letterari a Firenze (Edizioni Polistampa, pag 112, euro 16). L’autrice, Teresa Spignoli, ricercatrice al Dipartimento di italianistica dell’Università di Firenze, ha ripercorso fatti e vicende dei caffè storici della città dalla fine del ’700 ai primi vent’anni del Novecento, scoprendo una vera e propria fucina di idee. Ed è divertente rivedere attraverso foto d’epoca il Caffè Rivoire, il Caffè Michelangelo nelle caricature di Cecioni e Signorini.
Data recensione: 07/06/2009
Testata Giornalistica: Il Giornale
Autore: Maurizia Tazartes