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La mostra, che si articola in un percorso di nove opere di grande formato (107x160) stampate su alluminio, torna nei luoghi che l’hanno ispirata e vista nascere, poiché le opere sono ambientate proprio in Val d’orcia.

La mostra, che si articola in un percorso di nove opere di grande formato (107x160) stampate su alluminio, torna nei luoghi che l’hanno ispirata e vista nascere, poiché le opere sono ambientate proprio in Val d’orcia. Ispirate al film di Tarkovskij « Nostalghia », le opere sono animate dalla figura di una danzatrice, che, con la sua presenza, attraversa il paesaggio e allo stesso tempo suggerisce una sensazione di solitudine e straneamento, che rimanda al tema dell’esilio e alle sue variazioni. La Berkani coglie e filma “i gesti dell’esilio”, gesti metaforici che scandiscono il tempo, il silenzio, la nascita, l’amore, degli esiliati e dei migranti, come in una danza metaforica. “La mostra – dice la Berkani - si articola intorno al tema dell’esilio e alle sue variazioni. Trova la sua genealogia in Toscana, nei luoghi in cui è stato girato Nostalghia, poiché il mio soggiorno in Russia e i miei studi alla Scuola del Cinema mi hanno profondamente segnato, soprattutto per quella maniera di pensare più orientale, e meno cerebrale che in occidente. L’opera del cineasta Andrei Tarkowski mi si è rivelata come un punto di incontro tra Oriente e Occidente. Dopo aver lavorato in Siria ho iniziato ad interessarmi al legame che ognuno tesse con le proprie origini, con la propria storia personale. In particolare sono rimasta affascinata dalla dimensione metaforica delle figure dell’esilio e della migrazione. Volevo realizzare qualcosa che parlasse del tempo, del silenzio, della nascita, dell’amore, raccontarne i gesti, come in una danza. Da qui il progetto di fotografare, filmare ciò che chiamo “i gesti del silenzio”, dell’esilio degli artisti, persone in continua migrazione, e di tutti gli coloro che per motivi diversi sono costretti a migrare; tutti coloro che vivono al di sotto, ai margini della città. Volevo rivelare la loro parte nascosta di creatività e silenzio.” La mostra è realizzata con il contributo di Comune di Pienza, Istituto francese di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Tarkovskij Firenze e Parigi, Culturesfrance – Ministero degli Affari Esteri Francese, Musée Bargoin Clermont-Ferrand, ed è accompagnata da un catalogo (ed. Polistampa, Firenze 2008) con testi critici di Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, Firenze e Bernard Rémy, Cinématèque de la danse, Parigi. CV dell’artista Nadia Berkani vive e lavora in Europa Formatasi nella danza, diplomata alla Scuola di Belle Arti di Lione e al VGIK, Istituto cinematografico di Mosca, insegna all’Università Paris III - Sorbonne nouvelle. Artista pluridisciplinare, la cui produzione si inscrive all’interno di differenti ambiti, realizza e presenta azioni-performance in cui è fondamentale il ruolo affidato al corpo. Ha presentato i suoi lavori alla Biennale di Istanbul (1999), al Festival internazionale Ex Teresa Arte Actual, Messico (2002), al Beit Shibani di Damasco, Siria (2005). Ha ottenuto il Premio fotografico della città di Parigi (2003) ed è stata invitata in residenza artistica presso l’Art Foundation de La Napoule, l’Istituto francese di Istanbul, il Centro culturale francese di Damasco e l’Istituto franco-giapponese di Kansai. L’artista oggi si interessa soprattutto al legame dell’uomo con le sue origini e la sua storia, analizzandolo da vari punti di vista, soprattutto metaforici, con particolare attenzione e alle immagini dell’esilio e della migrazione. Dopo Firenze, l’artista esporrà presso: Incontri fotografici di Bamako (novembre 2008), Centro di cultura contemporanea di Barcellona (febbraio 2009), Palazzo Piccolomini di Pienza (aprile 2009), Museo Bargoin du Tapis et du Textile, Clermont-Ferrand (settembre 2010) sede della mostra c/o PALAZZO PICCOLOMINI Corso il Rossellino, 61, Pienza da martedì a domenica ore 10,00-18,30 chiuso tutti i lunedì feriali aperto i lunedì festivi Info 0578 749796 / 0577 286300 www.palazzopiccolominipienza.it Ingresso libero
Data recensione: 07/04/2009
Testata Giornalistica: InToscana
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