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Praga «non magica né tragica», come annuncia Sergio Corduas nello scritto introduttivo del libro di Francesco Jappelli, ma tuttavia ispiratrice. Le fotografie di Jappelli sono il risultato di una ricerca sul volto più nascosto,

Praga «non magica né tragica», come annuncia Sergio Corduas nello scritto introduttivo del libro di Francesco Jappelli, ma tuttavia ispiratrice. Le fotografie di Jappelli sono il risultato di una ricerca sul volto più nascosto, silenzioso e anticonvenzionale di una Praga oggi diversa, allora già da molto tempo "normalizzata" ma con la "dissidenza" in corso, quando splendore e abbandono della città si rispecchiavano a vicenda. Sono inquadrature in bianco-nero di scorci cittadini e spazi urbani con rarissimi passanti, di strade e piazze ancora solitarie, di edifici aggrediti dal tempo ma carichi di grande fascino. Ogni immagine è storia a se stessa, e racconta come ogni luogo porti il denso carico di avvenimenti umani e storici che costituiscono ancora il presente di questa straordinaria città. Alla topografia urbana fa controcanto una "topografia letteraria" dove le citazioni degli scrittori e poeti e i testi di Corduas evocano al loro modo quei luoghi che le fotografie evocano a proprio modo. Le fotografie presentate in questa mostra, oltre a numerose altre, sono raccolte nel volume/catalogo: Francesco Jappelli: da Praga 1983-1988. Immagini di una topografia letteraria (con uno scritto di Sergio Corduas), Edizioni Polistampa, Firenze 2008. INGRESSO LIBERO (da lunedì a venerdì, ore 10-18 e durante gli eventi serali) Francesco Jappelli è nato a Milano. Laureato in Fisica, è autore di numerosi testi scientifici editi dalla Casa Editrice Zanichelli di Bologna, di cui ha curato anche gli aspetti grafici e redazionali. Fotografa dal 1980 con una Nikon 24x36 e una Zenza Bronica 6x6, su pellicole Ilford e Kodak in bianco-nero. Il suo lavoro è stato sempre contraddistinto da una caratteristica oggi in disuso: esclusivamente scatti unici per ogni soggetto ripreso. Fino agli anni ‘90 ha elaborato e stampato personalmente le proprie immagini in camera oscura; ultimamente tratta i risultati delle proprie ricerche visive con strumenti informatici. Si è dedicato allo studio formale di oggetti e al reportage d’ambiente con particolare attenzione alle architetture e ai paesaggi urbani. Ha esposto i suoi lavori su Praga, Bratislava e Budapest in una personale nella galleria Spazio Foto S. Fedele di Milano. Ha partecipato al Photosalon Biennale Internazionale di Fotografia di Torino e alla mostra fotografica collettiva alla galleria “Il diaframma” di via Brera a Milano per i 25 anni di attività del fondatore Lanfranco Colombo. Sue immagini fanno parte dell’Archivio fotografico dell’Accademia Carrara-Galleria d’Arte Moderna di Bergamo. Nell’ottobre 2008 la Casa Editrice Polistampa di Firenze ha pubblicato il suo volume fotografico "da Praga 1983-1988. Immagini di una topografia letteraria" che ha riscosso numerosi consensi da parte della stampa e degli ambienti accademici.
Data recensione: 07/04/2009
Testata Giornalistica: InToscana
Autore: ––