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Di solito le vediamo nei dipinti, rigide, impietrite, con gorgiere e crinoline. Raramente belle, a eccezione di qualche bambina. Adesso, invece, le possiamo conoscere attraverso le loro idee, lo stile di vita, la scrittura

Di solito le vediamo nei dipinti, rigide, impietrite, con gorgiere e crinoline. Raramente belle, a eccezione di qualche bambina. Adesso, invece, le possiamo conoscere attraverso le loro idee, lo stile di vita, la scrittura, il potere. Sono le donne Medici, cui sono dedicate due tomi di oltre 800 pagine complessive. Si tratta degli atti del convegno tenuto nel 2005 a San Domenico di Fiesole, ora pubblicati da Polistampa. Ma più che aride relazioni di addetti ai lavori sono storie femminili di grande interesse. Vicende documentate che, tutte insieme, formano una “controstroria” parallela della dinastia e dello stato medicei, dalle origini al tramonto, in particolare dei secoli XVI-XVIII, in cui i fatti toscani si intrecciano a quelli europei. Le donne Medici, da Maria a Caterina a Eleonora da Toledo a tante altre, vengono esaminate attraverso i loro viaggi e trasferimenti da un paese all’altro. Alcune se ne vanno all’estero come spose di sovrani o principi stranieri, altre arrivano a Firenze dall’estero. Attraverso le loro lettere è possibile cogliere non solo il quotidiano, ma i riflessi della politica europea in cui si dimostrano ferrate, con ruoli precisi.
Le protagoniste più famose appaiono in ottiche inconsuete, mentre le figure meno note emergono finalmente con le loro esistenze marginali, le sconfitte, le ombre.
Data recensione: 01/02/2009
Testata Giornalistica: ArteIn
Autore: Maurizia Tazartes