chiudi

Esaminare la posizione assunta da Giorgio La Pira di fronte alle emergenze economiche del dopoguerra mettendo in luce le polemiche che suscitarono nel mondo cattolico. È questo l’obiettivo

Esaminare la posizione assunta da Giorgio La Pira di fronte alle emergenze economiche del dopoguerra mettendo in luce le polemiche che suscitarono nel mondo cattolico. È questo l’obiettivo dagli studi svolti dalla ricercatrice fiorentina Letizia Pagliai presentati nel saggio ‘‘Per il bene comune. Poteri pubblici ed economia nel pensiero di Giorgio La Pira’’ pubblicato da Polistampa e Fondazione La Pira nella collana “I Libri della Badia”.Nel volume vengono riportate 38 tra lettere inedite e articoli, in cui lo statista fiorentino misura le proprie idee con quelle di varie personalità in vista della scena politica italiana. Emerge, in particolare, il confronto con don Sturzo, cattolico liberale, fondatore del Partito popolare, con cui nasce un’accesa disputa sull’opportunità dell’intervento dello Stato nell’economia. Nello scontro, che si svolge direttamente nei carteggi e indirettamente sui quotidiani, è possibile rintracciare buona parte del pensiero economico di La Pira, all’epoca molto vicino all’interventismo di stampo keynesiano. Il sindaco di Firenze si trova nei primi anni ‘50 a lottare contro la crisi industriale che colpisce la sua città. Sceglie di difendere l’occupazione, invoca l’aiuto dello Stato, si impegna con i sindacati nelle trattative, arriva a sollecitare l’iniziativa del Partito comunista di Togliatti in difesa “dei disoccupati, dei sottoccupati, dei miseri che ormai da molti anni gettano tanta dolorosa ombra sul volto del nostro paese: un volto che, per via di queste ombre dolorose, cristiano certamente non è”. Posizioni che non piacevano a Don Sturzo per il quale, invece, l’intervento dello Stato distrugge ricchezza, quando i problemi della disoccupazione possono essere invece risolti attraverso l’iniziativa spontanea degli imprenditori.
Data recensione: 12/02/2009
Testata Giornalistica: Affari italiani
Autore: ––