chiudi

Se Luino è la città cantata da Chiara e da Sereni, sarebbe impossibile definire a quale poeta o scrittore appartenga Firenze, o nell’opera di chi la città possa specchiarsi al meglio. Infiniti, infatti, sono gli omaggi

Se Luino è la città cantata da Chiara e da Sereni, sarebbe impossibile definire a quale poeta o scrittore appartenga Firenze, o nell’opera di chi la città possa specchiarsi al meglio. Infiniti, infatti, sono gli omaggi (espliciti o meno) che la città dei Medici ha collezionato nei secoli, proprio come ricorda Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, nell’introdurre il bell’album che i tipi di Polistampa dedicano alla Firenze immortalata da Franco Bellato (Firenze della memoria, 2008, pp.154, €26,00). Insigne psichiatra con il pallino dell’arte (e della fotografia in particolare), toscano di nascita e modi, ma non fiorentino, eppur legato alla “capitale” delle sue terre da un’infinità di vicende personali e professionali, a partire da una gita in compagnia del nonno, quando ancora era bambino. I suoi scatti, infatti, non hanno la benché minima pretesa di dare vita a “una guida storica e/o artistica sulla città”, ma di raccontarla il più vividamente possibile, dal profondo della propria emotività, per sé e per tutti, come una sorta di eredità interiore da condividere con il mondo. Perfetto, allora, l’uso esclusivo del bianco e nero così come il taglio semplice e netto (ma sempre personale) di ogni fotografia, senza sensazionalismo alcuno, ma con quell’immediatezza che è propria dei ricordi più intensi della vita di ognuno di noi.
Data recensione: 14/02/2009
Testata Giornalistica: Il Domenicale
Autore: Ruggero Felino