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‘Scrivo a te come guardandomi allo specchio’ è il titolo del volume che comprende 81 importanti missive inedite indirizzata dallo scrittore Paolo Volponi (1924-1994) a Pier Paolo Pasolini

Roma, 14 gen. (Apcom) - ‘Scrivo a te come guardandomi allo specchio’ è il titolo del volume che comprende 81 importanti missive inedite indirizzata dallo scrittore Paolo Volponi (1924-1994) a Pier Paolo Pasolini raccolte in volume dal professor Daniele Fioretti dell’Università del Winsconsin-Madison e pubblicate oggi da Polistampa. Lo scrittore Pier Paolo Pasolini è afflitto per la fine della lunga relazione con l’attore Ninetto Davoli. Scrive il regista: “[.] sono quasi pazzo di dolore. Ninetto è finito. Dopo quasi nove anni Ninetto non c’è più. Ho perso il senso della vita. Penso solo a morire o a cose simili. Tutto mi è crollato intorno: Ninetto con la sua ragazza, disposto a tutto, anche a tornare a fare il falegname (senza battere ciglio) pur di stare con lei [.]”. Consolare Pasolini non è facile nemmeno per un confidente come Volponi. “Carissimo Pier Paolo, ho avuto la tua lettera e ti abbraccio subito con tutto il mio affetto. Capisco la tua solitudine e il tuo dolore [.]. Si perdono anche i figli e anche con essi si resta con un amore inappagato. Siccome ho letto e travasato bene il tuo ultimo libro so quanto contasse Ninetto per te e so anche che solo un dio potrebbe fartene trovare un altro altrettanto caro e splendente. Posso solo sperare che succeda proprio questo: che si accenda una sera in modo diverso una faccia del gruppo di Canto Civile, che ti chiami un accento che tu possa riconoscere [.]”.
La loro corrispondenza copre un periodo di oltre vent’anni, dal 1954 al 1975, e tocca vari argomenti: dalla sfera privata alla discussione sulla letteratura e sul mondo politico-culturale del tempo. Oltre che mediatore con l’ambiente romano (Bertolucci, Bassani, Moravia, Morante, Gadda) Pasolini è in questi anni una figura centrale per Volponi, che gli comunica i propri stati d’animo e gli sottopone le proprie poesie.
Notevole l’influenza di Pasolini anche sulla nascita e sullo sviluppo della narrativa volponiana, a partire da ‘Memoriale’ (1962) fino al dissidio con la pubblicazione di ‘Corporale’ (1974).
Data recensione: 15/01/2009
Testata Giornalistica: Apcom
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