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Una trentina di quadri, realizzati sia su tela sia su “denim”, che si snodano attraverso le sale del museo Archeologico di Fiesole in un inedito percorso che unisce l’arte contemporanea alle

Firenze, 5 gen. - (Adnkronos) - Una trentina di quadri, realizzati sia su tela sia su “denim”, che si snodano attraverso le sale del museo Archeologico di Fiesole in un inedito percorso che unisce l’arte contemporanea alle vestigia del passato: è la mostra “Anatomie dell’anima” di Elisabetta Rogai, che aprirà i battenti venerdì 9 gennaio alle 17.00. L’evento sarà tenuto a battesimo dal ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, che sarà presente e inaugurerà l’esposizione. La presentazione sarà invece affidata a Cristina Acidini, soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico, e per il polo museale fiorentino. Faranno gli onori di casa il sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, e l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Becattini, e prenderà la parola anche la storica dell’arte Litta Medri. La mostra sarà visitabile fino all’8 febbraio (dalle 10 alle 16, tranne martedì e mercoledì) al museo, in via Portigiani 1.
La mostra – pianificata dal console generale della Colombia Gianni Lusena e realizzata con il contribuito della Cassa di Risparmio di Firenze, azienda vinicola “Tiberio”, “Anonimo Orologi” e “Stefano Bemer” – è stata curata da Alice Barontini così come il catalogo edito da Polistampa, e rappresenta un momento molto significativo del percorso artistico di Elisabetta Rogai. 
“È un momento fondamentale della mia vita di artista – spiega Elisabetta Rogai – perché dopo gallerie e luoghi istituzionali, per la prima volta le mie opere vengono esposte in un museo e sembrano convivere perfettamente con i pezzi di epoca etrusca, romana e longobarda conservati nelle sale. Un esempio di come contemporaneità e antichità possano coesistere e completarsi senza sovrapporsi. Abbiamo scelto Anatomie dell’anima come titolo perché sento che sulla tela è possibile portare non solo i volti e le figure ma soprattutto lo spirito e l’interiorità delle donne, che restano i miei soggetti prediletti”. (segue)
Data recensione: 05/01/2009
Testata Giornalistica: Libero
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