Libri: quando Goggioli lottò per avere le Olimpiadi a Firenze

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(ANSA) - FIRENZE, 24 DIC - Giordano Goggioli e il sogno di far diventare Firenze sede
dell’edizione dei Giochi Olimpici del 1976: racconta anche questo, come riporta un comunicato, il libro
dei giornalisti Raffaello Paloscia e Massimo Sandrelli, edito da Polistampa, dedicato alla figura di
Goggioli a 10 anni dalla morte. Il volume, in pubblicazione da gennaio, è intitolato “Giordano
Goggioli. Atleta, giornalista, dirigente (117 pp., 14 euro)” e ripercorre, anche con immagini e contributi
autorevoli, la lunga carriera di Goggioli che fu capitano della Nazionale di pallanuoto, responsabile dei
servizi sportivi de La Nazione per un trentennio e dirigente sportivo. Come delegato provinciale del
Coni a Firenze, Goggioli agì per portare le Olimpiadi a Firenze. Era il 1967 e la città stava riemergendo
dal disastro dell’alluvione avvenuta un anno prima e le Olimpiadi sembravano un buon mezzo per
rilanciare Firenze. “Un giorno – questa la testimonianza di uno degli autori, Massimo Sandrelli,
riportata nella nota – Goggioli mi chiamò per raccontarmi quella dannata storia che lo faceva soffrire.
Volle che sapessi che aveva accettato di entrare nella massoneria per avere Firenze Olimpica. Fu
Artemio Franchi a suggerirglielo per trovare appoggi nel Comitato olimpico internazionale (Cio)”. La
candidatura di Firenze ai Giochi ebbe un’eco insperata e raccolse numerose adesioni, anche all’estero.
L’entusiasmo però finì per scontrarsi con ostacoli insormontabili, tra cui gli ingenti costi di
realizzazione dell’impresa. Goggioli riuscì comunque a ottenere dal Coni generosi fondi (si parla di 13
miliardi di lire) in cambio della rinuncia al progetto. Con quel denaro furono costruiti impianti sportivi
importanti come il Palazzo dello Sport e la piscina olimpionica Paolo Costoli.
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24-DIC-08 17:49
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