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Ha scritto una sessantina di libri, con vicende, storie, personaggi, leggende, incantesimi. Giorgio Batini prima ancora di essere definito scrittore è saldamente giornalista, sia perché ha lavorato per anni e anni in questo stesso giornale

È uscito «La Toscana delle balene» di Batini
Ha scritto una sessantina di libri, con vicende, storie, personaggi, leggende, incantesimi. Giorgio Batini prima ancora di essere definito scrittore è saldamente giornalista, sia perché ha lavorato per anni e anni in questo stesso giornale, sia per i tanti servizi da inviato, come per esempio quelli, rimasti epici, dopo il disastro del Vajont, ottobre del ’63, scritti in situazioni di totale emergenza.
«Il mio primo libro – racconta Batini – lo scrissi per Vallecchi in una collana sulle professioni, era intitolato “L’antiquario”. Ora propongo “La Toscana delle balene” per le Edizioni Polistampa, quando grandi cetacei, squali e sirene, popolavano le acque marine che si estendevano tra Grosseto, Pisa, Livorno, Lucca, Firenze e Siena».
Le balene? Esatto. Tre milioni di anni fa, e perciò non appena ieri, c’era una balenottera a Castelfiorentino. Un cetaceo girava tra Pienza e Chianciano. Una misteriosa sirena viveva in Maremma. I suoi resti sono stati ritrovati a Campagnatico.
«È come se la Toscana, qui, fosse appunto mare», prosegue Batini. «Nei miei libri ho messo insieme una specie di mosaico della nostra regione, occorreva anche risalire tanto lontano nel tempo. Del resto, non è un mistero che siano state trovate conchiglie meravigliose non sulla spiaggia, ma all’interno, cito Montepulciano, tanto per fare un esempio».
Milioni di anni fa. Il Mar Tirreno arrivava quasi all’Appennino. La fauna marina di allora la conosciamo attraverso i fossili. Gli studiosi hanno riportato alla luce le storie di cui Batini racconta con la piacevolezza del narratore.
Il libro, ricco di fotografie, tratteggia anche alcuni personaggi, quali per esempio il fiorentino Simone Casati il quale, dall’acquisto quasi casuale di una conchiglia fossile, risalì a scoperte importanti.
Prima che delle balene, Batini si è occupato di campane e campanili, radici delle piante, capitani di Toscana e anche la sua stessa vita, da quando nacque a Figline Valdarno a quando si trasferì a Firenze, con tanti giri per il mondo, ma soprattutto, metro per metro verrebbe da dire, nelle città, nei paesi, nei borghi, in una parola nelle storie, della Toscana.
Data recensione: 20/01/2009
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Giampiero Masieri