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Capita andando sulle colline all’interno della Toscana, d’imbattersi in ciglioni pieni di conchiglie. Basta raggiungere la Valdera, dalle parte di Palaia. O capita che, effettuando scavi per la realizzazione di

Capita andando sulle colline all’interno della Toscana, d’imbattersi in ciglioni pieni di conchiglie. Basta raggiungere la Valdera, dalle parte di Palaia. O capita che, effettuando scavi per la realizzazione di una discarica, emergano i resti di una balenottera. Come quella, risalente a tre milioni di anni fa, trovata a Castelfiorentino.
Una “lisca” di cetaceo che possiamo vedere sotto il tetto di una casa sulla Tosco Romagnola, andando verso Firenze, dà nome a una piccola località. Una stenella (famiglia dei delfini) è stata trovata tra Pienza e Chiangiano Terme. Resti di una misteriosa “sirena” sono emersi in Maremma, a Campagnatico. A Orciano Pisano è stata trovata una “brunella” (balena del Pliocene), cugina – si dice – di quella rinvenuta in località Poggio alle Mura, non lontano da  Montalcino.
Quest’ultima sarebbe – secondo esperti – con i suoi cinque milioni di anni di anzianità, il reperto fossile più antico e completo (è lungo una decina di metri) del Mediterraneo. La scoperta avvenuta nella tenuta del Castello Banfi, si deve al Gruppo Avis di mineralogia e paleontologia di Scandicci. Insomma, come muovi un po’ di terra, anche dove meno te lo aspetti, non è escluso che emergano storie di milioni di anni fa. Vuoi attraversi denti, vuoi attraverso ossa. Storie di quando il mare arrivava fino agli Appennini. Storie che troviamo in “La Toscana delle balene”, di Giorgio Batini. Realtà e leggende di una Toscana di là da venire. Il paesaggio in continua mutazione, l’acqua a farla da padrona (popolata da grossi cetacei, squali, sirene) dove sarebbero sorte Grosseto, Pisa, Livorno, Lucca, Firenze e Siena.
Giorgio Batini ormai ci ha abituato a una Toscana che non c’è più con i suoi racconti sempre documentati. Classe 1922, è tra i giornalisti più noti della regione. Tra i suoi libri, “La zia Ermellina. Cinque storie da non credere”, “Le radici delle piante”, “Sguardi di fuoco”, “I tetti di Parigi. E altri racconti”, “Capitani di Toscana”, “Do svidànija. Memorie di un viaggio nella Russia di Kruscev”. E, risalente all’anno scorso, l’autobiografia attraverso sessantasette anni di giornalismo.
Data recensione: 28/02/2009
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Riccardo Cardellicchio