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Anche quest’anno la casa editrice Polistampa festeggia il Natale ospitando un grande dell’arte contemporanea. La mostra di Luca Alinari intitolata Un posto scomodo per dipingere quadri sarà aperta a Firenze presso la Galleria

La mostra di Luca Alinari è aperta a Firenze presso la Galleria Pio Fedi in via de’ Serragli 99. Dal 20 al 31 dicembre si potranno così ammirare per la prima volta una ventina di grandi ‘resina e acrilico su tela’Anche quest’anno la casa editrice Polistampa festeggia il Natale ospitando un grande dell’arte contemporanea. La mostra di Luca Alinari intitolata Un posto scomodo per dipingere quadri sarà aperta a Firenze presso la Galleria Pio Fedi in via de’ Serragli 99. Dal 20 al 31 dicembre si potranno così ammirare per la prima volta una ventina di grandi ‘resina e acrilico su tela’.
Sede dell’esposizione è la chiesa di Santa Chiara, eretta nel 1493 da Giuliano da Sangallo. Sconsacrata in epoca napoleonica, è stata lo studio dello scultore Pio Fedi dalla metà dell’Ottocento. Oggi è un ambiente caratteristico, dove i segni della modernità si sovrappongono a elementi del passato, tra cui un affresco di Giandomenico Ferretti appena riportato alla luce e restaurato dagli studenti dell’UIA, coordinati da Guido Botticelli. Da sempre appassionato di arte, Mauro Pagliai – fondatore nel 1965 della casa editrice – ha scelto per la prima volta nel 1996 di ospitare in via de’ Serragli una mostra d’arte contemporanea. Aveva appena terminato i restauri e adibito l’edifico a stamperia (le cui tracce sono ancora leggibili). Da allora, nel periodo delle festività natalizie, hanno esposto nella Galleria grandi artisti come Scatizzi, Loffredo, Possenti, Guarnieri, Annigoni e Talani.
L’ospite illustre di quest’anno è il fiorentino Luca Alinari. Nato nel 1943, vive e lavora nei pressi della città. La sua prima esposizione ha avuto luogo nel 1969 presso la galleria Inquadrature. Da allora ne sono seguite molte, sia in Italia che all’estero. Tra le più significative quelle tenutesi a Palazzo Vecchio a Firenze (1986), a Palazzo Reale a Milano (1993) e al Museo d’Arte Contemporanea «Villa Croce» a Genova (1995). Da segnalare anche le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 1982 e alla Quadriennale di Roma del 1986. Tra le opere più famose un Autoritratto acquistato dagli Uffizi nel 1999 e destinato alla collezione tematica Autoritratti d’Autore, conosciuta in tutto il mondo.
Strettamente su invito, l’inaugurazione avrà luogo domani, venerdì 19 dicembre, alle ore 18 alla presenza dell’artista e dell’editore, oltre a numerose personalità delle istituzioni e della cultura fiorentina che negli anni passati hanno sempre mostrato interesse verso la ricorrenza. Non mancheranno autori come Rodolfo Doni, Riccardo Nencini, Gabriella Sobrino, Piero Luigi Vigna, Massimo Griffo. Per l’occasione sarà donato il calendario 2009 con le opere di Alinari.
La mostra sarà visitabile nei giorni successivi (eccetto Natale e Santo Stefano) con orario 16-20 e ingresso gratuito. (EventiPagliai - 335 1373722, 055 7378736)

Molto di quanto caratterizza l’opera di Luca Alinari, almeno in questa sua eccellente stagione creativa, deve essere ricondotto alla predilezione che egli ha sempre avuto per l’arte antica. Il Museo, prima ancora di rappresentare la sublime dimora, mèta di alcune sue frequentazioni ideali, è il simposio dove si celebra il confronto, titanico, tra i giganti della pittura. Così quel suo Autoritratto, acquisito nel 1999 dalla Galleria degli Uffizi, è diventato il tramite fisico con il quale oggi Alinari interloquisce da vicino con i maggiori protagonisti di questa aristocratica cerchia. È un idioma toscano, piuttosto che fiorentino, il suo, a giudicare da alcune inflessioni senesi che ci riconducono alla lingua di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, più chiara negli accenti rispetto a quella di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, Rosso Fiorentino e Pontormo, che pure riecheggia in varie espressioni tipiche della pronuncia di Alinari.
GIOVANNI FACCENDA
Data recensione: 22/12/2008
Testata Giornalistica: InToscana
Autore: ––