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La testa di Medusa, l’unica delle tre Gorgoni ritenuta mortale, mozza e coronata di serpenti, con il suo sguardo che ha il potere di pietrificare e, in secondo piano appena visibili, pipistrelli, ramarri, rospi. Un’immagine di

La testa di Medusa, l’unica delle tre Gorgoni ritenuta mortale, mozza e coronata di serpenti, con il suo sguardo che ha il potere di pietrificare e, in secondo piano appena visibili, pipistrelli, ramarri, rospi. Un’immagine di tonante drammaticità, così come è naturale attendersi da uno dei miti più intensi e temuti della cultura classica.
Ruota attorno a questa tavola fiamminga del ’600, per un secolo attribuita a Leonardo Da Vinci, la mostra «Medusa, il mito, l’antico e i Medici» aperta da oggi al 31 gennaio alle Reali Poste (ingresso libero).
È il tema dell’ottava edizione dei «Mai visti» che ogni anno, nel periodo natalizio, fa conoscere al pubblico alcuni dei capolavori conservati nel depositi del museo. Le mostre intendono mostrare al pubblico, organicamente, parte dell’immenso patrimonio custodito al di fuori dei normali percorsi espositivi. Mancanza di spazio, soprattutto: questa è la prima causa della rarissima fruibilità di tanti pezzi che farebbero la gioia di ogni curatore.
«Con questa edizione comincia un ciclo nuovo – ha spiegato il direttore della Galleria Antonio Natali – e da ora in poi questa rassegna sarà costruita su una o poche opere conservate nei depositi, capaci di fare da fulcro a temi illustrati da quadri, sculture e oggetti provenienti da fuori la galleria».
La mostra, curata da Valentina Conticelli, raccoglie 40 pezzi (tra ceramiche, opere di grafica, dipinti, oreficerie) oltre a diverse edizioni figurate della Divina Commedia, una testa di Ovidio, un’ara antica e alcune gemme conservate al museo archeologico di Firenze.
«È una mostra calata nel contesto fiorentino – ha aggiunto Cristina Acidini, soprintendente al Polo museale fiorentino – sia per la presenza di oggetti conservati nelle nostre collezioni, sia per il peso politico che assunse questo tema nel granducato di Toscana».
Data recensione: 16/12/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale di Vicenza
Autore: ––