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“Il papa è una brava persona. Veramente. Ma c’è un sacco di gente insopportabile. Sono tutti bloccati in Vaticano. Non sono naturali. Come inamidati. Vivendo in questo ambiente ho cominciato a chiedermi se tutti, cardinali, vescovi, monsignori

“Il papa è una brava persona. Veramente. Ma c’è un sacco di gente insopportabile. Sono tutti bloccati in Vaticano. Non sono naturali. Come inamidati. Vivendo in questo ambiente ho cominciato a chiedermi se tutti, cardinali, vescovi, monsignori, insomma tutti, non abbiano bisogno di una famiglia e di sane preoccupazioni quotidiane da affrontare con affetti semplici e forti”: lo dice a pagina 287 il protagonista del romanzo autobiografico Il rigogolo del Vaticano (Edizioni Polistampa) del giornalista Bruno Bartoloni. Libro di felicità linguistica e di felice manipolazione del mondo vaticano da parte di un vaticanista di lunghissimo corso che quel mondo lo conosce da vicino e lo guarda da lontano. Un interminabile conclave elegge un papa nero che sceglie di chiamarsi Ireneo, si prende un segretario ebreo, fa cardinale una suora, indice un concilio per grandi riforme e si dimette. Questi sono i commenti  dei cardinali in concistoro al momento della “rinuncia” al pontificato: “Ma che dice, Santo Padre! – O Dio mio, ci mancava anche questa! – Ho sentito bene? – Ma porcaccia miseria! – Shit! – Oh putain! – Uee, ma chiss’è pazz! – Verdad, està loco, està loco!”
Data recensione: 15/12/2008
Testata Giornalistica: Il blog di Luigi Accattoli
Autore: Luigi Accàttoli