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Che Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, occupi la scena politica, con un certo ingombro, suscitando reazioni diverse, pro e contro, nessuno lo mette in dubbio. E lui non fa niente per minimizzare.

Che Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, occupi la scena politica, con un certo ingombro, suscitando reazioni diverse, pro e contro, nessuno lo mette in dubbio. E lui non fa niente per minimizzare. Per fare un passo indietro. Anzi. Ora si muove, senza un momento di sosta, ora con circospezione ora con la forza d’un elefante, per conquistare la candidatura a Palazzo Vecchio nella consultazione della primavera del 2009. Di certo c’è che non ha alcuna voglia di stare a guardare. È giovane, brillante, dinamico. È convinto di rappresentare il nuovo. È abituato ad affrontare le vicende politiche a viso aperto. E A viso aperto è il libro in circolazione in questi giorni pubblicato da Polistampa (pagg. 352, euro 10). «Non sopporto che vive di refurtiva. Chi fa politica da anni e non ha mai seguito un sogno. Chi non ha mai alzato lo sguardo sui grandi temi, quelli affascinanti. Chi non parla mai che di piccoli, meschini interessi di bottega», afferma Renzi. Non è che eviti di dirle. E a non pochi fischieranno le orecchie. Oggi il politico, il politico di professione, non è che vada per la maggiore. Invece lui che lo è, si dichiara fortunato d’esserlo. Era il suo sogno e glielo hanno regalato. Si rende conto, però, che può perdere il lettore (solo lui?), schifato da queste affermazioni. In più qualche anima pia – suggerisce– può chiamare il 118. E i suoi amici, anche loro, possono temere per la sua salute mentale. Ma la mossa – la pubblicazione del libro – è furba. «Non vivo su Marte – ammette – e so che in tempi di casta e antipolitica il servizio che svolgo è al centro di una polemica devastante. Fare politica non è sexy. Sei giudicato come un ambiziosetto che punta alla visibilità e alla carriera quando ti va bene, come un aspirante manigoldo quando sei meno fortunato. Eppure continuo a pensare che fare politica sia un dovere civico, una sfida da non rifiutare». Renzi è così giovane che può permettersi di continuare a sognare. E di sbagliare. In uno zoo di marpioni.
Data recensione: 02/12/2008
Testata Giornalistica: Metropoli
Autore: Riccardo Cardellicchio