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Paste di reliquie realizzate tra il Seicento e l’Ottocento per produrre “tesori” in carta e stucco. Manufatti di rara bellezza, creati dalle monache dei conventi di clausura, plasmati dalla farina delle ossa dei primi martiri cristiani

Paste di reliquie realizzate tra il Seicento e l’Ottocento per produrre “tesori” in carta e stucco. Manufatti di rara bellezza, creati dalle monache dei conventi di clausura, plasmati dalla farina delle ossa dei primi martiri cristiani prelevate dalle catacombe romane. Tutto questo sarà in mostra, da sabato fino al 6 gennaio prossimo, nel Cenacolo del Fuligno, un tempo refettorio delle terzirie francescane del Convento di Sant’Onofrio. L’esposizione è un invito per il visitatore a penetrare all’interno dei conventi di clausura, dove un tempo, le monache e i frati, eseguivano lavori di grande abilità con pazienza e disciplina, seguendo un percorso di devozione e fede. La mostra si articola in tre sezioni. La prima è dedicata ai papiers roulès italiani, lavori di strisce di carta dorata o colorata eseguiti con particolari strumenti, che incorniciano immagini sacre, incise o dipinte o Agnus Dei, ovali formati dalla cerca del cero pasquale dell’anno precedente, provenienti dalle basiliche romane. La seconda sezione espone esemplari di paste di reliquie, stucchi particolari, formati da una farina delle ossa dei santi martiri provenienti dalle catacombe romane, tritate con aggiunta di un legante e versate poi in una matrice per creare figure e rilievi con immagini e scene sacre dipinti con colori smaglianti e ornate di materie vitree luccicanti, trasformando manufatti quasi macabri in oggetti allegri e gioiosi. La terza sezione, infine, presenta esemplari in papiers roulès e paste di reliquie provenienti dalla Francia e dalla Germania, che non solo testimoniano la diffusione di questi oggetti in conventi europei relizzati con un gusto diverso, ma anche l’esecuzione da parte di monaci come il Gayot della Certosa di Villeneuve-lès-Avignon, che firma il Reliquiario di San Bruno, nel 1711.
Data recensione: 30/10/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Nicoletta Consumi