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È in libreria “Monadi”, edito da Polistampa, il nuovo lavoro dell’avvocato, poeta e scrittore potentino, Claudio Brancati. Questa nuova pubblicazione rappresenta una ulteriore conferma del suo amore

(Artè) Firenze - È in libreria “Monadi”, edito da Polistampa, il nuovo lavoro dell’avvocato, poeta e scrittore potentino, Claudio Brancati. Questa nuova pubblicazione rappresenta una ulteriore conferma del suo amore per la poesia “non più legata ed ancorata a metriche desuete, asservita a triti canoni che imponevano la logica della rima baciata, del vernacolo a tutti i costi”.
Oltre il verso epico, tragico, comico, lirico esiste il verso monadico; questo, in quanto tale, è “specchio vivente dell’universo”, quindi microcosmo che conduce al tutto. Così, come per Bernardo Soares il suo tabaccaio di fiducia è, in qualche modo, l’umanità intera, la poesia monadica è – assurdamente – la poesia tutta. Cosa sono queste poesie, se non monadi incomunicabili in viaggio verso il monadismo? Benintesi, il nomade non viaggia se non per viaggiare. Le monadi qui stampate, sebbene apparentemente immobili, sono in viaggio – non verso un destinatario – ma verso l’impossibile missione di rendere autocosciente l’universo che rappresentano: “la terra” attraversata “da correnti intransitive”. Percorse da tratti pittorici, esse si muovono, soffiate da una melodia sommessa.

Cludio Brancati è nato a Potenza il 15 gennaio del 1953. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli nel 1976, esercita la professione di avvocato dal 1978, con indirizzo specifico in ambito civile ed amministrativo. Sposato, ha due figli. L’amore per la poesia è l’altra faccia della sua vita.
Data recensione: 03/11/2008
Testata Giornalistica: Artè
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