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Una mostra a dir poco singolare, non c’è dubbio. Ha aperto ieri pomeriggio nel Cenacolo di Fuligno, «Fantasia in convento. Tesori di carta e stucco dal Seicento all’Ottocento». Dal titolo non si evince un granché, al

Al Cenacolo di Fuligno “Fantasia in convento”, l’altra faccia dell’iconografia sacra” Una mostra a dir poco singolare, non c’è dubbio. Ha aperto ieri pomeriggio nel Cenacolo di Fuligno, «Fantasia in convento. Tesori di carta e stucco dal Seicento all’Ottocento». Dal titolo non si evince un granché, al massimo si potrebbe pensare a cartapesta o ghirigori dorati. E invece no, i protagonisti della mostra sono i cosiddetti papiers roulès e le paste di reliquie, ma anche chiamandole col loro nome non si scioglie l’arcano.Nella realtà dei fatti si tratta di un percorso, articolato con cura dalle ideatrici, Eve Borsook e Barbara Schleicher, insieme a Rosanna Caterina Proto Pisani, direttrice del Cenacolo di Fuligno, all’interno del quale sono riunite due tipologie di oggetti. La prima i papiers roulès, sono striscioline di carta dorata che incorniciano immagini sacre o Agnus dei, ovvero ovali realizzati con la cera sciolta del cero pasquale dell’anno precedente, mescolate in alcuni casi con le ceneri dei santi martiri.Nella seconda parte dell’esposizione sono disposte in teche ordinate le cosiddette “paste di reliquie” altorilievi realizzati con una malta particolare ottenuta con ossa prelevate alle catacombe, ridotte in polvere, mescolate con un legante e versate in uno stampo in modo da riprodurre le scene dell’iconografia sacra, dipinte con colori sgargianti e accoppiate in pezzettini di vetro luccicante. Dalle descrizioni sembrerebbero oggetti macabri e necrofili, invece sono manufatti che attraggono l’attenzione, tanto sono inusuali. Sgargiante, vivace e molto colorata, questa particolare arte sembra un tentativo per esorcizzare il cammino tra la vita e la morte.Tecniche misconosciute, poco diffuse in Italia ma molto utilizzate in altri paesi europei, soprattutto Francia e Germania. Proprio per questo motivo, la terza sezione della mostra in corso al Cenacolo del Fuligno, e dedicata ai papiers rolulès e alle paste di reliquie provenienti da paesi stranieri, dove sono questi oggetti non solo sono diffusi all’interno degli ambienti conventuali, ma soprattutto sono apprezzati e valorizzati. «Si tratta di una mostra originale che suscita curiosità – commenta Cristina Acidini, soprintendente al Polo Museale fiorentino. Lo scopo è diffondere la conoscenza e risvegliare la sensibilità per opere povere nei materiali ma ricche per estro e fantasia. È stata volutamente inaugurata la vigilia di Ognissanti e potrebbe intitolarsi “Riprendiamoci Halloween” – chiosa la soprintendente – riconducendo alla sfera antica del sacro l’origine di usanze e costumi odierni». La mostra si concluderà il prossimo 6 gennaio.
Data recensione: 01/11/2008
Testata Giornalistica: Il Corriere fiorentino
Autore: Ludovica Valentina Zarrilli