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“Hiram Powers” – scrivono Caterina Del Vivo e Maurizio Bossi nella premessa del catalogo della mostra allestita a Firenze –, con la sua scelta di stabilirsi a Firenze nel 1837 e di esercitarvi la

“Hiram Powers” – scrivono Caterina Del Vivo e Maurizio Bossi nella premessa del catalogo della mostra allestita a Firenze –, con la sua scelta di stabilirsi a Firenze nel 1837 e di esercitarvi la propria arte di scultore (scelta motivata dalla presenza nella città di esperti artigiani, dalla disponibilità di modelli da ritrarre dal vivo, dalla vicinanza delle cave di marmo di Carrara e Serravezza, dall’antica tradizione fiorentina di studio dell’anatomia umana) rappresenta una delle figure più interessanti e vitali fra gli stranieri residenti a Firenze. Il Centro Romantico del Gabinetto Vieusseux acquisì da Lia Michaelles nel 1997 le carte, le lettere e l’album fotografico di Powers; tale acquisizionesi inseriva nell’attenzione che sin dall’inizio della sua attività il Centro aveva scelto di dedicare ai rapporti tra Firenze e la cultura internazionale”.
Data recensione: 26/09/2005
Testata Giornalistica: Nove da Firenze – Cronaca – a5.09.26.13.43
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