chiudi

Chicca per palati fini, antologia sfiziosa su un aspetto particolare della Firenze letteraria del Novecento

Chicca per palati fini, antologia sfiziosa su un aspetto particolare della Firenze letteraria del Novecento: gli interni domestici e la vita quotidiana. Così come emergono dai frammenti delle opere dei grandi scrittori del secolo da poco trascorso. Dall’architettura delle case fiorentine spiegata da Curzio Malaparte agli alberghi e alle pensioncine sul Lungarno in cui soggiornarono (e ne scrisssero) stranieri illustri come Rainer Maria Rilke e l’Edward Morgan Forster di Camera con vista. Dalle vie e piazze raccontate con affetto da Aldo Palazzeschi e Vasco Pratolini, allo sguardo di un turista d’eccezione come Henry James, rivolto ai palazzi storici e alle ville sull’Arno. La vita animata dei quartieri popolari di Santo Spirito e Santa Croce, il silenzio dei colli, le case di campagna, i boschi e il Mugnone, gli appartamenti degli operai e quelli eleganti, La Capponcina di D’Annunzio a Settignano, il salotto buono borghese, gli arredamenti moderni, la mobilia tradizionale, le vecchie stanze stracolme di oggetti, il rito dello sgombero per un trasloco. Tutto questo catturato attraverso le pagine di alcuni capolavori della letteratura (e illustrato da foto e disegni) in un itinerario suggestivo e affascinante, mosso dalla struggente ricerca delle radici, non solo fiorentine. Merito della fatica di Claudio Paolini, uno studioso appassionato che, nell’introduzione, cita Theodor Adorno per scongiurare il rischio che il degrado degli anonimi condomini moderni suggelli la perdita della nostra identità. Claudio Paolini, Case fiorentine, Polistampa, pp.88, €6,00
Data recensione: 06/02/2005
Testata Giornalistica: Il Domenicale
Autore: Fabio Canessa