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Curato dagli storici Giulia Calvi e Riccardo Spinelli, esce “Le donne Medici nel sistema europeo delle corti. XVI-XVIII secolo”, un’interessante, monumentale pubblicazione che ripercorre la storia completa di

(Firenze) Curato dagli storici Giulia Calvi e Riccardo Spinelli, esce “Le donne Medici nel sistema europeo delle corti. XVI-XVIII secolo”, un’interessante, monumentale pubblicazione che ripercorre la storia completa di una dinastia attraverso le sue figure femminili. I due volumi (edizioni Polistampa), realizzati in collaborazione con gli Archivi di Stato di Firenze e quello per la Memoria e la Scrittura delle Donne “Alessandra Contini Bonacossi”, e con i contributi - in italiano e in inglese - di più di 40 esperti/e intervenut* al Convegno Internazionale tenutosi a Firenze e San Domenico di Fiesole a ottobre 2005, verranno presentati al pubblico e alla stampa sabato 27 settembre, alle ore 15.30, presso l’Archivio di Stato di Firenze (viale Giovine Italia 6). Coordinerà l’incontro, la direttora Rosalia Manno Tolu e interverranno Mina Gregori della Fondazione Roberto Longhi, Elena Fasano Guarini dell’Università’ di Pisa e Marcello Verga dell’Università’ di Firenze. Saranno presenti inoltre, i curatori, gli autori e l’editore.
L’opera, spaziando dall’arte alla letteratura, dalla religione alla politica, dal cinema al costume, dalla cultura materiale alla storia delle donne e di genere, non solo ricompone la storia della dinastia dei Medici dalle origini al tramonto, ma anche la costruzione dello Stato attraverso il legame indissolubile con quella famiglia.
Dal 1536 al 1743 le donne Medici circolano oltre i confini dei singoli Stati: sono studiate sia quelle che si allontanano come spose - e a volte ritornano vedove - sia quelle che, "straniere a corte", giungono a Firenze per entrare nella dinastia con le nozze, portandosi dietro personale lingue, oggetti, opere d’arte, abiti, cibi e stili di vita, finendo per influenzare le culture con cui entrano in contatto. Circostanza testimoniata dalle migliaia di lettere inviate da Firenze in tutta Europa. Molte di queste lettere, che vertono soprattutto sulle corrispondenze femminili - fonti preziose per la ricostruzione di una storia tanto affascinante quanto complessa come quella della dinastia in questione – non sono mai state studiate prima, e la loro preziosità, documentaria, iconografica e storiografica ha permesso di aprire nuovi percorsi di ricerca che presentano le grandi figure della dinastia sotto un’ottica inconsueta, sfatando tanti luoghi comuni, ma danno risalto anche a quei profili finora lasciati in ombra, come le donne arrivate dalle dinastie più titolate: da Giovanna a Maria Maddalena entrambe della casa d’Asburgo, o Marguerite - Louise d’Orléans, cugina di Luigi XIV e sposa infelice di Cosimo III.
La scommessa non era tanto quella di rileggere la storia femminile dell’illustre casato - dall’arrivo a Firenze nel 1536 della giovanissima Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V e sposa del primo duca di Firenze Alessandro fino alla morte, nel 1743, dell’ultima erede dei Medici: la fiera elettrice palatina, Anna Maria Luisa, o le grandi Medici approdate a Parigi (Caterina e Maria regine di Francia) cui è già stata dedicata larga attenzione storica e letteraria – quanto quella di capire, partendo dal caso toscano delle donne della dinastia medicea, l’incidenza avuta dalle donne del tempo nel modo di organizzare l’identità’, le strategie e gli stessi indirizzi politici e culturali delle casate regnanti, sfatando – come afferma Rosalia Manno Tolu - l’idea tradizionale, che ha voluto le donne dell’epoca inscritte in angusti confini giuridici e politici, ridotte a merce di scambio e a vittime, sostituita da una lettura a tutto campo, polifonica e corale di queste donne, individuate in cordate plurigenerazionali e ricondotte al centro del quadro politico sempre dell’epoca".
Data recensione: 25/09/2008
Testata Giornalistica: DeltaNews
Autore: ––