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“Caro Ungaretti, le dico la mia emozione e la mia gratitudine di giovane uomo per quanto ho letto ora, per quanto ho finito di leggere ora, ma non di rileggere, le

Firenze, 31 ago. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - “Caro Ungaretti, le dico la mia emozione e la mia gratitudine di giovane uomo per quanto ho letto ora, per quanto ho finito di leggere ora, ma non di rileggere, le sue Poesie sulle ‘Tre arti’ che me lo dimostrano ancora stupendamente vivo e con gli occhi aperti per tutti noi. Capace, vorrei dire, di pregare per chi sa solo piangere”. Così il poeta Piero Bigongiari, uno dei maestri ermetici del Novecento, si rivolgeva in una lettera a colui che considerava il ‘maestro’, Giuseppe Ungaretti, comunicandogli il suo entusiastico e affettuoso giudizio sulla sua opera poetica. Il giovane Bigongiari, allora ventottenne, inaugurava così un carteggio che riemerge ora, presentando numerose lettere e versioni inedite delle poesie di Ungaretti.
A cura di Teresa Spignoli, sarà in libreria da martedì prossimo il volume “La certezza della poesia. Lettere 1942-1970” (Polistampa / Il Diaspro Epistolari 11) che raccoglie tutto il carteggio intercorso tra i due poeti. Il prezioso materiale e’ stato rinvenuto dalla Spignoli in quella che fu la casa di Bigongiari, in piazza Cavalleggeri a Firenze, abitata fino a pochi anni fa dalla moglie del poeta, la signora Elena, recentemente scomparsa. “Ora - ha spiegato all’Adnkronos Cultura Teresa Spignoli - le carte sono state trasferite alla biblioteca San Giorgio di Pistoia, ma quando ho iniziato questa ricerca, circa quattro anni fa, ho fatto in tempo a leggerle nella loro sede originaria”.
Data recensione: 31/08/2008
Testata Giornalistica: AdnKronos
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