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Il più grande tartufo del mondo era una «bufala»: ne è convinto il giornalista e sommelier fiorentino Aldo Fiordelli, che smaschera questo e molti altri luoghi comuni

Il più grande tartufo del mondo era una «bufala»: ne è convinto il giornalista e sommelier fiorentino Aldo Fiordelli, che smaschera questo e molti altri luoghi comuni intorno al prezioso tubero nel suo libro «Il buon tartufo - Usi e costumi del ‘diamante’ della tavola» (editrice Polistampa, 104 pagine, 10 euro). Il primo «mito» a cadere sotto i colpi dell’autore del volume è proprio quello del tartufo più grande del mondo: si tratta, per la precisione, di un Tuber magnatum Pico di 2,5 chili, proveniente da Alba, che alla fine del 1954 fu regalato dal famoso tartufaio Giacomo Morra al presidente statunitense Henry Truman. Questo, almeno, è quanto riportano ancora oggi motli testi sull’argomento. Una tesi rigettata in pieno dal giornalista e sommelier Aldo Fiordelli, il quale ritiene piuttosto che quel tartufo non fosse di Alba (e cioè della qualità più pregiata, ndr) ma della provincia di Pisa. Inoltre non sarebbe stato Morra a raccoglierlo ma un tartufaio di San Miniato, di cui ci resta un misterioso quadernino contenente le «generalità» di quel tartufo da Guinness.
Aldo Fiordelli espone la sua tesi nel libro appena pubblicato dalla casa edtrice fiorentina Polistampa, offrendo allo stesso tempo un panorama completo sul tartufo e ripercorrendo la storia del suo uso in cucina, dagli antichi babilonesi a oggi. L’autore si addentra in argomentazioni tecniche sulle proprietà - sia reali che presunte - del pregiato tubero, mettendo in guardia i lettori sulle truffe più comuni in cui capita di imbattersi. Il libro raccoglie racconti e aneddoti dei tartufai, non senza carpirne alcuni preziosi segreti, e traccia infine una mappa delle regioni e dei luoghi italiani ove il «diamante della tavola» ha maggiore diffusione e tradizione. Tra politica, cultura e società, di ieri e di oggi, l’autore risponde a mille curiosità, ribaltando non senza ironia teorie e luoghi comuni.
Il volume, ricco di illustrazioni a colori, è completato dalle ricette dello chef Alberto Dimitri d’Asburgo Lorena. L’autore, Aldo Fiordelli, vive e lavora a Firenze, scrive per la Guida ai ristoranti d’Italia de «L’Espresso», collabora con i quotidiani «Metropoli Day», il «Giornale della Toscana» e con altri periodici del settore enogastronomico.
Data recensione: 06/09/2005
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Marina Gersony