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L’annessione della Toscana all’Impero francese, perseguita da napoleone attraverso un’abile trama politica intessuta tra Parigi, Milano e Firenze e preceduta, nella seconda metà del 1807, dall’occupazione militare del

L’annessione della Toscana all’Impero francese, perseguita da napoleone attraverso un’abile trama politica intessuta tra Parigi, Milano e Firenze e preceduta, nella seconda metà del 1807, dall’occupazione militare del territorio e dall’installazione a Firenze di un amministratore civile, fu celebrata formalmente il primo maggio 1808. nei sei mesi successivi, una Giunta di governo, presieduta dal generale Menou, s’impegnò nella rifondazione della pubblica amministrazione, con l’adozione di forme di controllo sociale mai sperimentate dai toscani e un radicale mutamento dei rapporti tra Stato e chiesa. L’assorbimento da un giorno all’altro del piccolo regno in una gigantesca, composita entità statale, l’assoggettamento ai voleri di un potere lontano e le minacce apportate ai tradizionali sistemi di vita della popolazione con la leva militare obbligatoria, con un nuovo gravoso sistema tributario, con l’attacco agli istituti e alla ricchezza fondiaria della chiesa locale, favorirono anche in Toscana tra 1808 e 1809 l’insorgere di movimenti di opposizione e di violenta reazione nei confronti del governo imperiale, analizzati qui per la prima volta nella loro evoluzione e nei loro rapporti. A questa situazione, resa ancora più inquietante dall’incombere di un nuovo conflitto in europa, napoleone decise di porre rimedio affidando l’amministrazione della Toscana alla sorella elisa con il titolo di granduchessa (marzo 1809).
Data recensione: 01/02/2008
Testata Giornalistica: I ‘Fochi’ della San Giovanni
Autore: ––