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Giunto all’età di 86 anni, Giorgio Batini ripercorre la propria storia privata e giornalistica. Lo fa con il volume La mia vita (attraverso 67 anni di giornalismo), titolo che a quanto egli stesso afferma “ne rispecchia solo

Giunto all’età di 86 anni, Giorgio Batini ripercorre la propria storia privata e giornalistica. Lo fa con il volume La mia vita (attraverso 67 anni di giornalismo), titolo che a quanto egli stesso afferma “ne rispecchia solo parzialmente il contenuto, perché non è possibile raccontare tutta la vita di un giornalista che è vissuto in un tempo dove è successo di tutto e di più” . Il libro (Edizioni Polistampa, pp. 320, euro 18) contiene una scelta di quanto Giorgio Batini avrebbe potuto riferire e tramandare, una scelta che ha privilegiato gli episodi più singolari. “Forse – scrive – dovevo intitolarlo La mia vita curiosa”. Dal viaggio nella Russia di Kruscev (argomento del suo recente libro Do svidánija) all’intervista in latino ad alcuni canonici polacchi a Czestochowa; dalla catastrofe della diga del Vajont, i cui luoghi Batini fu uno dei primi giornalisti a raggiungere, agli UFO che passarono su Firenze nel 1954, gettando il panico in città; dal recupero di due capolavori dipinti per i Medici da Antonio del Pollaiolo e trafugati dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale all’amicizia con Giorgio La Pira e a quella con il “maestro” Curzio Malaparte. Il volume, tutto illustrato, è arricchito con un’ulteriore sezione di tavole fuori testo che permettono di ricostruire importanti fatti della storia, non soltanto privata di Giorgio Batini, ma anche dell’Italia e del mondo.
Data recensione: 21/07/2008
Testata Giornalistica: Controradio.it
Autore: ––