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Il 14 luglio inaugura a Villa Bardini a Firenze "Presenze", inquietante titolo per la nuova evocativa mostra di di George Tatge. La mostra si dipana quasi come un poema epico, attraverso un rigoroso e affascinante uso del

Il 14 luglio inaugura a Villa Bardini a Firenze "Presenze", inquietante titolo per la nuova evocativa mostra di di George Tatge. La mostra si dipana quasi come un poema epico, attraverso un rigoroso e affascinante uso del bianco e nero, in un viaggio ideale dall’innocenza all’esperienza, con lo scopo di esplorare i simboli, gli archetipi visivi, le “Presenze” che animano il mondo e che caratterizzano il lungo e complesso rapporto di convivenza tra Uomo e Terra. 
I paesaggi, in mostra immagini dall’alto adige alla sicila, fotografati dall’occhio sapiente di Tatge, sono i protagonisti dei suoi lavori ormai da tren’anni, diventando così tema di tale importanza da trasformarlo, nell’arco della sua carriera, in paesaggio interiore e metaforico.
La mostra si sviluppa quasi come un racconto antropologico del rapporto uomo/terra. E’ un racconto in tre sezioni che inizia dalla preistoria e approda ai ai giorni nostri. 
La prima è la sezione dei paesaggi incontaminati: fiumi, boschi, montagne praticamente intatti. Una natura di cui Tatge coglie l’aspetto reverenziale, una Presenza intesa come sinonimo di forza e dignità.
La seconda sezione esplora invece i modi in cui l’uomo, con suoi insediamenti, ha trasformato la terra, plasmandola ai suoi bisogni.
Nella terza sezione il paesaggio naturale inizia infine a riempirsi delle molte diverse strutture che l’uomo ha costruito intorno a sé. In una sorta di celebrazione della Land Art, ecco anche immagini che ritraggono le tracce dell’uomo. 
Tatge da sempre predilige una fotografia simbolica, ricca di differenti strati di interpretazione: ogni immagine va osservata, “letta” a lungo perché se ne possano cogliere i dettagli fino a penetrare i significati più nascosti
Si coglie così in ogni fotografia, oltre al luogo fisico rappresentato, anche quel particolare pasaggio interiore che rappresenta il riflesso dell’anima.
Da notare poi che Tatge stampa da sé e questa sua qualità artigiana contribuisce non poco a dare alle immagini la speciale nitidezza dei particolari e la sicura ricchezza dei toni, che invitano a uno sguardo lungo e meditativo.
Data recensione: 14/07/2008
Testata Giornalistica: La Voce d’Italia
Autore: ––