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All’interno della collana «I libri della Badia» della Fondazione La Pira, Polistampa pubblica il volume Giorgio La Pira: lettere agli zii (pp. 288, euro 16) di Luigi Rogasi. Il libro raccoglie diverse lettere e alcune cartoline da

All’interno della collana «I libri della Badia» della Fondazione La Pira, Polistampa pubblica il volume Giorgio La Pira: lettere agli zii (pp. 288, euro 16) di Luigi Rogasi. Il libro raccoglie diverse lettere e alcune cartoline da riferirsi essenzialmente al periodo che intercorre tra l’arrivo a Firenze del futuro sindaco e l’inizio della seconda guerra mondiale. 60 missive da La Pira agli zii materni e viceversa, fino a oggi custodite dai suoi familiari e completamente inedite. Oltre a costituire un’inestimabile raccolta di documenti storici, il volume ha il merito di render noto l’aspetto più umano di Giorgio La Pira, legato alla famiglia Occhipinti da un affetto quasi filiale. Già all’età di nove anni, infatti, Giorgio si trasferisce da Pozzallo a Messina in casa dello zio Luigi Occhipinti poiché questi, colpito dalla sua vivace intelligenza, ha convinto i genitori ad affidarglielo affinché compia tutti gli studi, università compresa. Attraverso l’affettuoso epistolario tra “il sindaco santo” e la famiglia Occhipinti, e in particolare la zia Settimia, emergono piccoli tesori di spiritualità che traspaiono negli accenni alla quotidianità della vita, nelle testimonianze del profondo attaccamento alla terra e alle radici di questo ‘siciliano, cittadino del mondo’. “Proprio per questa ragione - scrive nell’introduzione Mario Primicerio - nessuno, forse, come Rogasi avrebbe potuto svolgere quest’opera: pozzallese come La Pira, come lui trasferitosi in Toscana in età giovanile, membro di una famiglia legata da sempre alla famiglia La Pira, affezionato cultore dell’eredità lapiriana. Rogasi ha compiuto questo suo lavoro con competenza, ma soprattutto con amore; un compito né semplice né breve, anche soltanto per la necessità di trascrivere grafie difficili o annotazioni frettolose, ma anche per specifici riferimenti a eventi o a tradizioni che ad altri sarebbero rimasti assolutamente oscuri”. Il volume è corredato di numerose foto inedite che provengono dall’archivio della Fondazione La Pira e dalla raccolta privata della famiglia. Dopo i volumi che di La Pira ricostruiscono l’importante ruolo politico (in qualità di sottosegretario al Ministero del Lavoro del governo De Gasperi e di sindaco di Firenze), la fondamentale funzione di mediatore internazionale per la pace e la civiltà cristiana, ma anche di trait d’union tra Stato e Vaticano, questa pubblicazione rappresenta l’ultima pepita fuoriuscita dalla miniera d’oro di documenti inediti della Fondazione La Pira. Giorgio La Pira: lettere agli zii va a completare il complesso profilo di un grande uomo, offrendo una lettura più umana e familiare della persona di Giorgio La Pira, la cui causa di beatificazione procede ineluttabilmente spedita.
Data recensione: 29/06/2008
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: Irene Gherardotti