«Passione e pensiero», 70 anni dell’Aeronautica a Firenze

Settant’anni insieme, Firenze e l’Aeronautica militare. Una storia vissuta giorno dopo giorno da migliaia di ufficiali dell’Arma azzurra che, nel corso della loro carriera, hanno tutti trascorso un periodo presso quella che un tempo era chiamata (ed è rimasta nel cuore dei fiorentini) la scuola della Guerra Aerea delle Cascine. Ne esce un volume dal suggestivo titolo Passione e pensiero- I nostri primi settanta anni a Firenze (Polistampa Editore) curato dal colonnello Sergio Villa e dal maggiore Simone Mastagni, presentato ieri dal generale di Brigata aerea Settimo Caputo, comandante dell’Isma (l’ente erede della Sga) nel corso di un incontro cui hanno partecipato anche il professor Bozzo dell’università di Firenze ed il colonnello Ovidio Ferrante, già direttore del museo storico dell’Aeronautica. «Vogliamo consegnare ai giovani l’eredità morale e professionale dei loro predecessori, quale testimonianza di quei valori etici che sono alla base della forza armata» ha detto Caputo nel suo intervento. Uno degli esempi più interessanti dell’architettura razionalista italiana, la Scuola di Applicazione dell’Aeronautica fu progettata da Raffaello Fagnoni, architetto e professore universitario fiorentino, e venne inaugurata il 27 marzo 1938. Sarà tra le più celebrate architetture dell’epoca, insieme allo stadio comunale di Pier Luigi Nervi e alla stazione di Santa Maria Novella. Il libro contiene anche riferimenti dedicati all’architettura, agli arredi, alle opere d’arte conservate all’interno, nonché al rigoglioso arboreto. In appendice la rassegna biografica dei Comandanti che si sono avvicendati, le tabelle dei corsi aggiornate ad oggi, una selezione di memorie, relazioni e discorsi. L’opera si aggiunge alle altre celebrazioni per il compleanno della presenza “azzurra” a Firenze, festeggiato solennemente nel marzo scorso al piazzale Michelangelo, insieme all’85°anniversario dell’Aeronautica militare, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.