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La facciata della chiesa di Santa Maria Novella, a Firenze, oltre a essere un capolavoro dell’arte rinascimentale, ha anche la peculiarità di possedere una facciata astronomica, poiché su di essa si trovano due fori gnomonici

La facciata della chiesa di Santa Maria Novella, a Firenze, oltre a essere un capolavoro dell’arte rinascimentale, ha anche la peculiarità di possedere una facciata astronomica, poiché su di essa si trovano due fori gnomonici e due antichi strumenti installati da Egnazio Danti (1953-1586): il quadrante astronomico e l’armilla equinoziale. Il cosmografo del granduca Cosimo I voleva utilizzarli sia come strumenti di indagine scientifica sia per risolvere le inderogabili questioni derivate dall’imprecisione del calendario Giuliano. Attraverso la descrizione e la storia di questi antichi strumenti astronomici, il lettore si cala nelle antiche teorie planetarie tolemaiche messe in discussione proprio nel XVI secolo. Inoltre, ripercorre le tappe dell’immane fatica compiuta dall’umanità per misurare il tempoe per ottenere un risultato che ormai ci appare come scontato: un calendario.
Data recensione: 01/09/2008
Testata Giornalistica: Orione
Autore: Piero Stroppa