chiudi

La parola di Massimo Corsinovi proviene direttamente dal silenzio: attimi di meditazione che riportano allo stato primordiale delle cose, liberandole definitivamente dal superfluo del quale l’universo è pieno. Il grande

La parola di Massimo Corsinovi proviene direttamente dal silenzio: attimi di meditazione che riportano allo stato primordiale delle cose, liberandole definitivamente dal superfluo del quale l’universo è pieno. Il grande Mario Luzi lo definisce per l’appunto “il Poeta del Silenzio” quasi a sottolineare la morbidezza dei versi dell’autore corroborati da una forza e un valore carichi di tensione contemplativa. Dietro all’immagine esiste un pensiero che lo sguardo dell’autore riesce a cogliere pienamente in un continuo tentativo di riportare in vita i valori primari dell’esistenza umana che il mondo del consumismo e della tecnologia ha smarrito o dimenticato.Di che libro si tratta?«Ali di luna è una raccolta di “haiku toscani”, cioè di poesie caratterizzate da un’estrema essenzialità, in cui la bellezza della natura è colta come il riflesso di quella divina nel segno del silenzio. Un silenzio orante.»Il grande Mario Luzi l’ha definita il “poeta del silenzio”. Che ruolo ha il silenzio in queste pagine?«Quello del silenzio è un tema a me molto caro  su cui ho incentrato la mia ricerca interiore e linguistica da oltre vent’anni. Ogni parola, coltivata  e maturata nel silenzio, per grazia, ha un valore misterioso. Che la trascende. Solo il mistero che la parola pur nella sua povertà annunzia, lo può misurare. Vederne le risonanze in chi l’accoglierà»In che modo si può ridare un senso più autentico al nostro linguaggio?«In questo mondo malato di chiacchiere e di rumore, occorrere reimmergere la parole – e prima ancora noi stessi, la nostra anima – nella Sorgente della divina Misericordia, nell’Amore del Verbo, nella sua Verità, nella sua Bellezze. In quel mormorio di vento leggeri, in quella voce di silenzio sottile di cui parla il profeta Elia. Solo così per grazia ed umiltà semplicemente con noi e in noi, le parole torneranno a splendere».
Data recensione: 01/09/2006
Testata Giornalistica: Emporium
Autore: ––