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Arte e imbecillità, mistificazione e impostura spesso formano un intreccio ingannevole coperto da varie omertà che mette fuori strada i profani e sovradimensiona gli immeritevoli, mortifica la cultura e inibisce i

Tra lobby critiche e mercatini Arte e imbecillità, mistificazione e impostura spesso formano un intreccio ingannevole coperto da varie omertà che mette fuori strada i profani e sovradimensiona gli immeritevoli, mortifica la cultura e inibisce i migliori. Marco Fidolini, anch’egli pittore, tenta di tagliare via, più che di sciogliere, questo nodo perverso fornendo una serie di dritte ai lettori con il saggio Arte e artificio (Edizioni Polistampa). Quell’opera d’arte, quegli autori contemporanei sono validi o no? O il loro successo è determinato daslle sole lobby della critica e dei mercatini d’arte troppo spesso a braccetto? Fidolini affronta di petto la questione applicando un metodo serio che promette fin dalle prime pagine: nessuna sudditanza o cedimento verso clan pseudo-culturali e la garanzia del medio distacco che può garantire che, come lui, osserva e studia l’arte da decenni. Il volume di Fidolini scorre tracciando la storia dell’arte attraverso una scelta dei suoi protagonisti che parte dall’Ottocento, cavalca il Novecento e giunge fino ai nostri giorni. Nei vari passaggi l’autore smaschera disvalori, mistificazioni e perfino- così lo definisce- quella specie di «delirio omologato» degli ultimi decenni che immarcisce estri, talenti e capacità. È una critica articolata che non mancherà di suscitare discussione e che prosegue il solco aperto nel 2002 da Sigfrido Bartolini (1932-2007) pittore incisore, che pubblicò un altro saggio di grande successo La grande impostura. Fatti e misfatti dell’arte moderna e contemporanea (Edizioni Polistampa) in cui per primo strappò il velo al grigio mondo dei cattivi maestri d’arte con un’efficacia premiata dal pubblico con numerose ristampe.
Data recensione: 31/05/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
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