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L’idea è di Antonio Paolucci, ex sopritendente speciale per il Polo Museale fiorentino. Si chiama «museo diffuso» ed ha come obiettivo la conoscenza dei tanti piccoli musei e luoghi d’arte della provincia, altrimenti

L’idea è di Antonio Paolucci, ex sopritendente speciale per il Polo Museale fiorentino. Si chiama «museo diffuso» ed ha come obiettivo la conoscenza dei tanti piccoli musei e luoghi d’arte della provincia, altrimenti meno noti al grande pubblico. Per far questo si sfruttano anche alcune delle opere custodite nei principali musei fiorentini, mettendole a confronto con i tesori locali. Grazie all’azione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, per il quarto anno consecutivo sta per prendere l’avvio l’iniziativa denominata “Piccoli Grandi Musei”. Dopo il Chianti, la Valdelsa e il Valdarno fiorentino, dal 29 maggio fino al 30 novembre sarà la volta del Mugello. Il nuovo capitolo dedicato ai luoghi d’arte poco frequentati infatti s’intitola «Mugello culla del Rinascimento. Giotto, Beato Angelico, Donatello e i Medici».
Data recensione: 23/05/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri