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«È fondamentale insistere sul concetto di mix. Esperienza e gioventù. Non saremo mai una società che pensa all’investimento sui giovani solo per trarne beneficio economico». Parola di Pantaleo Corvino, responsabile

«È fondamentale insistere sul concetto di mix. Esperienza e gioventù. Non saremo mai una società che pensa all’investimento sui giovani solo per trarne beneficio economico». Parola di Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica della Fiorentina, che si è confessato in una lunga intervista su «DOC Toscana», la nuova rivista che uscirà in edicola a metà aprile in abbinamento con il «Corriere della Sera». La chiacchierata con Alessandro Rialti tocca tutti i punti del nuovo corso viola, approfondendo alcuni aspetti che spiegano bene come la Fiorentina dell’era Della Valle rappresenti anche un progetto.
«Dopo la rivoluzione di questi due anni – continua Corvino – potevamo decidere se effettuare un grande acquisto a stagione o se allargare la rosa con pazienza e lavoro: mattone dopo mattone». I mattoni arrivati in questi ultimi anni hanno già dato ampie soddisfazioni alla proprietà e ai tifosi, ma la ricerca non è affatto finita. Ed ecco la novità: «La rete. Siamo solo agli inizi, ma sapremo utilizzare sempre meglio la nostra struttura di ricerca di talenti, guidata dall’osservatore De Vitis che si muove a 360 gradi su tutti i campionati del mondo». Chiusura filosofica: «Quello che non deve mancare mai è il senso di attesa, la pazienza. Bisogna poter cambiare senza avere addosso l’ossessione dei risultati». Che questi stiano cominciando ad arrivare è solo il primo effetto della cura Corvino.
Data recensione: 09/04/2008
Testata Giornalistica: Il Corriere fiorentino
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