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Appena due anni fa, l’allora soprintendente speciale per il Polo museale fiorentino, Antonio Paolucci, scriveva che «una volta gli Uffizi erano soprattutto la “Galleria delle Statue”... Poi, con l’Illuminismo e il Positivismo, è

Appena due anni fa, l’allora soprintendente speciale per il Polo museale fiorentino, Antonio Paolucci, scriveva che «una volta gli Uffizi erano soprattutto la “Galleria delle Statue”... Poi, con l’Illuminismo e il Positivismo, è venuta l’età degli scientismi e degli specialismi... e l’antica “Galleria delle Statue” assumeva il carattere che attualmente la distingue: manuale base della storia della pittura italiana». Proprio tra il 2006 e il 2007, grazie a finanziamenti statali e al determinante apporto di sponsor privati, sono stati innumerevoli i restauri di marmi antichi degli Uffizi, svoltisi parallelamente alla trasformazione di alcuni spazi della Galleria (Sala della niobe, Sala dell’Ermafrodito e Ricetto delle iscrizioni) che testimoniano un rinnovato interesse per la collezione di Antichità Classica. Ecco quindi comparire, a due anni dal precedente, il secondo volume di Studi e restauri. I marmi antichi della Galleria degli Uffizi, curato dalla responsabile delle antichità classiche degli Uffizi, Antonella Romualdi, ed edito da Polistampa (256 pagine, 22 euro). Il volume sarà presentato domani pomeriggio, nella sala lettura della Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi alle 17. Interverranno, oltre alla curatrice e all’editore, Mauro Pagliai, anche la soprintendente Cristina Acidini, il direttore della Galleria, Antonio Natali, Lucia Faedo e Paolo Liverani. Nella sua introduzione, la soprintendente Acidini scrive che «i libri come questo, e come gli altri che Antonella Romualdi spero continuerà a darci dalla sua posizione invero unica di archeologa tra storici dell’arte (come a suo tempo fu, e con tanta passione, Piera Bocci) saranno le prime tessere di un domino virtuoso, che a cascata propagherà la consapevolezza e l’ammirazione per questa raccolta straordinaria...». Dal canto suo la Romualdi, che spesso in questi anni ha patito la troppa attenzione riversata sulle pitture a scapito dei suoi «marmi antichi», con questo lavoro vuole lasciare una testimonianza dei restauri e degli studi compiuti su alcuni importanti «pezzi» di questa straordinaria collezione per troppo tempo lontana dai riflettori. Il libro, relativamente specialistico, si compone di varie parti e pone l’attenzione su alcune vicende riguardanti i marmi antichi degli Uffizi, i restauri, i ritratti, i cinerari. Curiosamente il volume si chiude con un contributo firmato dall’archeologo Henner von Hesberg. Trattandosi di una «presentazione del volume», forse stava meglio nelle prime pagine...
Data recensione: 06/04/2008
Testata Giornalistica: Il Giornale della Toscana
Autore: Marco Ferri