Quattordici vetrate moderne

Arriva oggi in libreria “Quattordici vetrate moderne di Sigfrido Bartolini nella chiesa dell’Immacolata a Pistoia”, vero e proprio “testamento artistico” del noto pittore e incisore toscano scomparso il 24 aprile 2007. Il volume (Polistampa, pp. 172, euro 42), interamente a colori in grande formato, è stato realizzato su personale progetto del maestro stesso e descrive il suo impegno artistico dando una testimonianza diretta del suo modo di operare. Ogni raffigurazione è accompagnata, infatti, da un commento di Bartolini, che ha ritenuto opportuno fornire un glossario esplicativo dei simboli utilizzati (poeticamente intitolato con Platone “Il Palazzo delle mura trasparenti”), per rendere più chiara e significativa la scelta di oggetti e figure effettuata per ciascuna vetrata (l’uovo, i pesci, l’albero, la perla, il fiore del gigaro, il mappamondo, la luce, ecc.). I temi delle vetrate sono oggetto di un’approfondita esegesi critica di Siliano Simoncini, curatore del volume che, nell’esplicitare l’intento di Bartolini quando definiva le proprie creazioni “moderne”, rimarca l’alto valore estetico-espressivo, in continuità con la poetica che ha caratterizzato la produzione del maestro pistoiese in tutte le sue forme. Il ricco corredo iconografico, con le foto di Grazia Sgrilli, illustra invece approfonditamente il percorso creativo dell’artista pistoiese, documentato anche dal suo diario di lavoro (“Archivio Sigfrido Bartolini”): dall’incanto delle magnifiche tavole raffiguranti le 14 monofore – con le illustrazioni sia per intero che dei numerosi particolari delle 7 Opere di Misericordia e i 7 Sacramenti – alle fasi preliminari dell’opera che ripercorre i primi studi, i bozzetti, le più accurate prove ad acquerello, i cartoni al vero (ultimo stadio prima della realizzazione vera e propria).
Il volume si avvale anche del contributo dello studioso Franco Cardini che delinea il significato della vetrata artistica dal punto di vista storico, permettendo di apprezzare l’originalità dell’apporto di Bartolini nel contesto della tradizione culturale da cui scaturisce.