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28/06/2005 ore 18.40

Cultura
FIRENZE aise - "Il legno, in cui è tagliato Pinocchio, è l’umanità, ed egli si rizza in piedi ed entra nella vita come l’uomo che intraprende il suo noviziato". Così Benedetto Croce parlava del personaggio creato da Carlo Collodi, che oggi rivive in un nuovo volume edito da Polistampa: "Pinocchio in versi" di Franco Belli (pp. 226, 12 euro).

Una lettura consigliata a grandi e piccoli, una riscrittura divertente e in rima della celebre favola di Collodi, arricchita dai disegni di Claudio Maccari, con prefazione di Maurizio Bettini. L’entrata in scena di Mastro Geppetto diventa: "Entra Geppetto, un vecchierello arzillo,/ giallo di testa, detto Polendina/ per la parrucca; di solito tranquillo,/ diventa peggio della verechina/ se i bimbi, impertinenti lo sappiamo,/ gli fanno il verso per i suoi capelli,/ - Figli di buone mamme, piglio un ramo/ vi chiappo e ve lo stronco, cari belli".

Belli, nato a Siena nel 1942, è professore di Diritto dell’economia nell’Ateneo senese ed è "poeta a tempo ritrovato". Ha già pubblicato per la stessa casa editrice Pinocchio in endecasillabi (2005). (aise)
Data recensione: 28/06/2005
Testata Giornalistica: AISE
Autore: ––