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Il vino toscano, un emblema dell’enologia Made in Italy da proteggere dalle insidie del tempo, non limitandosi alla semplice tutela, ma anche “tornando a coltivare i vitigni autoctoni toscani”. E’ l’auspicio del

Firenze – Il vino toscano, un emblema dell’enologia Made in Italy da proteggere dalle insidie del tempo, non limitandosi alla semplice tutela, ma anche “tornando a coltivare i vitigni autoctoni toscani”. E’ l’auspicio del presidente della regione Toscana, Claudio Martini, espresso durante la presentazione del volume “Storia regionale della vite e del vino. Toscana” a cura di Paolo Nanni (edizioni Polistampa).
Si tratta di “un volume intrigante e ricco di suggestioni - ha aggiunto il presidente Martini - che fornisce un contributo importante all’approfondimento della riflessione sul rapporto tra passato e presente della viticoltura toscana e ad arricchire con argomenti di peso il dibattito in atto, spesso con toni accesi, sulle trasformazioni del territorio”. Il volume rappresenta la summa della cultura enologica della regione. La pubblicazione, realizzata con una tiratura limitata a 2000 copie numerate, è curata da Paolo Nanni. Il libro, oltre che da Martini, è stato presentato dal presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Edoardo Speranza, dal presidente dell’Accademia dei Georgofili Franco Scaramuzzi e Antonio Calò, presidente dell’Accademia italiana della vite e del vino.
Data recensione: 12/02/2008
Testata Giornalistica: AdnKronos
Autore: ––