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Un volume complesso per trattare in modo approfondito il patrimonio storico, culturale, tecnico e produttivo della vite e del vino in Toscana.

Un volume complesso per trattare in modo approfondito il patrimonio storico, culturale, tecnico e produttivo della vite e del vino in Toscana. Il libro “Storia regionale della vite e del vino. Toscana”, edito da Polistampa, e realizzato dall’Accademia dei Georgofili, è il quarto volume della collana “Storia regionale della vite e del vino in Italia” nata nel 1996 per iniziativa dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. La pubblicazione, realizzata con una tiratura limitata a 2000 copie numerate, è stata curata da Paolo Nanni, e da oltre trenta specialisti di diverse discipline. Oggi alla presentazione del volume, nella sede dell’Accademia, hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Edoardo Speranza e il presidente dell’Accademia Italiana della vite e del vino, Antonio Calò. “L’opera è indispensabile affinché, consapevoli dei traguardi raggiunti e delle posizioni d’avanguardia oggi occupate fra i produttori mondiali, si possano affrontare meglio anche le grandi sfide che ci attendono – ha detto il presidente dell’Accademia, Franco Scaramuzzi.- Sul mercato globale, in particolare fra i due emisferi, si è appena aperto un confronto che vede sul tappeto un rapido progresso scientifico-tecnologico, giocato da una delle parti senza remore e vincoli legati alle tradizioni, ma avendo come obiettivo essenziale la conquista dei mercati con tutti i mezzi disponibili, in una cruda lotta economica. Dalla nostra antica civiltà abbiamo invece ereditato molte consuetudini, con le quali conviviamo da sempre. Dovendoci però confrontare anche con mondi diversi, è necessario farci conoscere meglio, a cominciare dalle nostre antiche specificità, se vogliamo far apprezzare ciò che abbiamo imparato a produrre attraverso scelte maturate e convalidate in un lungo arco di secoli”. Il libro “Storia regionale della vite e del vino. Toscana” rappresenta la summa della cultura enologica della regione. “Pur conservando lo stesso formato di tutta la collana, - ha spiegato Antonio Calò – questo volume si differenzia nella sua articolazione e nei contenuti, in quanto necessariamente rispecchiano i peculiari caratteri culturali della regione, come avvenuto per ciascuno dei precedenti. Una storia artistica e letteraria particolarmente ricca ha infatti accompagnato lo sviluppo e l’evoluzione della vitivinicoltura toscana, nelle sue varie tappe. Proprio in Toscana, a Siena, nel 1949 fu fondata l’Accademia Italiana della Vite e del Vino che onora, anche con questo volume, la vitivinicoltura nazionale. L’opera costituisce un utile strumento culturale per valorizzare le specifiche esperienze regionali acquisite attraverso i secoli e per comprendere la portata dei progressi realizzati”.  Il volume che affronta tutti gli aspetti dell’originalità del “caso toscano” si apre con il quadro storico: dall’età antica fino alla prima metà del Novecento. Quindi la cultura, dal paesaggio, alle arti figurative, alla letteratura, fino alle forme conviviali, alla cucina e ai proverbi. L’evoluzione degli ultimi cinquant’anni è stata affidata all’innovazione ed allo spirito imprenditoriale che ne hanno assecondato le trasformazioni, le tecniche colturali, le tecnologie enologiche, l’architettura delle cantine. Infine uno sguardo allo scenario di oggi che prende in considerazione l’attuale situazione produttiva e normativa, il mercato, le istituzioni che operano nel campo della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo, fino agli aspetti legati al turismo del vino. Chiudono il volume le schede sui vini a denominazione d’origine e indicazione geografica tipica e un album fotografico che consente di ripercorrere l’evoluzione della viticoltura toscana: dalle prime foto, alle trasformazioni avvenute negli ultimi decenni, fino ad una rassegna di aziende vitivinicole nelle principali zone di produzione, comprese le nuove cantine d’autore, e i panorami odierni.
Data recensione: 05/02/2008
Testata Giornalistica: Biblioteca di SuperEva
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