chiudi

Il 28 settembre si è inaugurata la mostra La Camicia dei mille in Palazzo Cerretani a Firenze, organizzata dal Consiglio Regionale della Toscana nell’ambito delle celebrazioni del 200° anniversario della nascita di Garibaldi

Il 28 settembre si è inaugurata la mostra La Camicia dei mille in Palazzo Cerretani a Firenze, organizzata dal Consiglio Regionale della Toscana nell’ambito delle celebrazioni del 200° anniversario della nascita di Garibaldi per rinnovare l’interesse nei confronti della figura dell’ Eroe attraverso la commissione di opere d’arte a valenti pittori e scultori operanti nella nostra Regione. Dopo l’accoglienza ed una prolusione del Presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini ed una introduzione del Presidente del Comitato per le Celebrazioni del Bicentenario Andrea Marcucci, la nutrita folla degli invitati ha potuto sfilare nelle varie sale dove una trentina di opere erano state esposte. In una varietà di stili artistici, spazianti dal ritratto a figura intera che salutava l’inizio della mostra, ritratto reinterpretato da Angelo Valdalà alla luce del fascino fortemente erotico che ha sempre suscitato sull’universo femminile, ad opere più astratte, simboliste o minimali, sempre con abbondanza di colori, fino alle installazioni d’arte multimediale (interessante l’utilizzo di una colonna sonora costituita da suoni di vento e mare). A rendere più pregevole la mostra, l’assenza di retorica nell’affrontare il tema, che facilmente poteva cadere in questa ‘trappola’. Opere che hanno saputo portare alla sintesi sentimenti sofferti, quali il ricordo di un figlio perso in guerra, usando soltanto dei brandelli di tela arrossati (di sangue?). Il richiamo è chiaro ed efficace in Per la mamma del giovane soldato di Claudio Cargiolli o la simbolica sintesi di linee e colori che unisce il tricolore, l’Italia e Garibaldi in un semplice ed efficacissimo sincretismo artistico, degno della cultura della comunicazione di massa, prototipo di manifesto pubblicizzante il nostro Paese (opera del pittore Rinaldo Bigi); per passare ad una visione garibaldina molto “holliwoodiana”, quella che Silvano ‘Nano’ Campeggi ha proposto secondo il suo consolidato stile che lo ha reso famoso nel mondo, e la pacata tristezza dei fiori del quadro di Sergio Scatizzi o la più vivida immagine di battaglia siciliana, in un paesaggio così mediterraneo, anche nei colori, di Luciano Pasquini. Questi, solo alcuni esempi di una kermesse artistica di tutto rispetto, con artisti di fama mondiale che si sono cimentati in un genere ‘storico’ per mostrare, una volta di più, quanto la figura e il mito di Garibaldi non conoscano confini di tempo né di stili. Abbinata a questa esposizione, una sala con reperti e cimeli del Risorgimento garibaldino. Interessanti pezzi provenienti da collezioni private e pubbliche, fra i quali diversi oggetti del patrimonio della sezione fiorentina dell’ANVRG che ha, così, potuto partecipare e farsi conoscere ed apprezzare dal pubblico. In altra sala, a cura della Mediateca regionale toscana, la proiezione di un documentario su Garibaldi. La mostra, ad eccezione dei cimeli originali, assumerà carattere itinerante, con programmazioni in Austria, Ungheria e altri paesi europei ed extraeuropei, con l’intento di stimolare una maggiore e capillare diffusione del messaggio ancora attuale del “garibaldinismo” anche attraverso l’arte contemporanea, dove la regione ha perpetuato una tradizione artistica di mecenatismo, lo stesso che ha reso famosa la Toscana con la fioritura del genio rinascimentale. Elegante e riccamente illustrato il catalogo a cura di Giovanna Maria Carli edito per il Consiglio Regionale da Polistampa.
Data recensione: 01/07/2007
Testata Giornalistica: Camicia Rossa
Autore: ––