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Ci sono cose particolarmente belle che esaltano il gusto nel guardarle e, in questo caso, anche sfogliarle, oltre,

Ci sono cose particolarmente belle che esaltano il gusto nel guardarle e, in questo caso, anche sfogliarle, oltre, ovviamente, a leggerle.
Mi riferisco al piccolo volume di Michele Brancale dal titolo "Soave e invecchiato" che tratta in modo particolarissimo il Natale e tutta l’atmosfera precedente.
Perché ve ne parlo solo ora?
Il motivo è semplice: adesso che si sono spente le luci e l’euforia è passata, il libro di Michele può essere apprezzato e consigliato non come strenna, ma proprio per la storia che sviluppa in un supermercato, da quei misteriosi segni sulle etichette del vino per arrivare al finale inatteso e carico di suggestione in una Firenze immaginata dalla fantasia di ognuno in quanto, fin da subito, si è come condotti per mano a passeggiare, per le strade illuminate, in una serena e concreta esaltazione del piacere reale di stare insieme.
Il Natale, due bottiglie di vino e il canto dell’amicizia ritrovata per il vincitore del primo premio «Racconti Brevi 2006» del Circolo Dipendenti dell’Università degli Studi di Firenze, pubblicato da Polistampa con i raffinati disegni del maestro orafo Paolo Penko che per la prima volta si cimenta nell’arte del libro illustrato.
Data recensione: 16/01/2008
Testata Giornalistica: Arte e Arti
Autore: Cinzia Colzi