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Arte di governo, pubblica felicità e diritti umani

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Nel mezzo secolo che va dal 1749 al 1799 il mondo occidentale ha subìto trasformazioni più importanti che nei tempi anteriori. La prima data è quella del ‘testamento spirituale’ del Muratori, l’ultima simboleggia la fine dell’età ‘giacobina’. I tagli cronologici non sono netti, ovviamente, e mai s’escludono sopravvivenze o riprese, nonché osservazioni dirette a interpretare quanto successo prima; ma se ci si basa sulle pubblicazioni, sulla loro importanza e quantità, e le si considera specchio o emblema di eventi da analizzare e ricordare, è possibile tentare un collegamento tra i fatti storici indicati nel titolo. I quali alludono alla condotta normale di quanti si succedettero al potere in quegli anni, cioè l’alta e diuturna loro protesta di perseguire il benessere comune; culminata nell’inserimento dei ritenuti fondamenti di esso in appositi documenti ufficiali, chiamati Dichiarazione dei diritti umani o Costituzioni.

The essay focuses on the issue of human rights, primarily taking into consideration the studies of the philosopher Michel Foucault (1926-1984), the historian Ludovico Antonio Muratori (1672-1750) and the most important documents drawn up in the last century, such as the Universal Declaration of Human Rights of 1948.

Polistampa, 2021

Pagine: 144

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-596-2224-6

Collana:
I Quaderni della Colombaria, 6

Settori: