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Taddei ed Etrusca

Arte e industria del vetro a Empoli nel primo ’900

20,90 € 22,00
Qt

Il volume, catalogo dell’esposizione allestita a Empoli dal 29 novembre 2014 al 2 giugno 2015, documenta le vicende e l’attività di due storiche vetrerie del territorio, la cui produzione spazia dai contenitori per la commercializzazione di vino e olio al vetro da tavola e ai vetri artistici.
Mentre l’Etrusca realizzava i suoi articoli solo in vetro verde, la Taddei allargò il proprio campionario al vetro bianco e colorato, fino al vetro sonoro o mezzo cristallo. A cavallo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento le due aziende cominciarono a realizzare, accanto alla consueta produzione di bufferia, vetri per la tavola e vetri artistici utilizzando il tradizionale vetro verde da fiaschi, materiale non di pregio e poco costoso noto come “verde Empoli” che divenne il simbolo della tradizione di quelle manifatture. La scelta delle due aziende era finalizzata a ricercare nuovi sbocchi commerciali oltre quelli già consolidati (fiaschi, damigiane, bottiglie e in genere la bufferia), tuttavia si trasformò in breve in un’operazione culturale, in cui il vetro verde da fiaschi e damigiane – da materia umile qual era – diventò un interprete originale dell’arte decorativa moderna.

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Il volume, catalogo dell’esposizione allestita a Empoli dal 29 novembre 2014 al 2 giugno 2015, documenta le vicende e l’attività di due storiche vetrerie del territorio, la cui produzione spazia dai contenitori per la commercializzazione di vino e olio al vetro da tavola e ai vetri artistici.
Mentre l’Etrusca realizzava i suoi articoli solo in vetro verde, la Taddei allargò il proprio campionario al vetro bianco e colorato, fino al vetro sonoro o mezzo cristallo. A cavallo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento le due aziende cominciarono a realizzare, accanto alla consueta produzione di bufferia, vetri per la tavola e vetri artistici utilizzando il tradizionale vetro verde da fiaschi, materiale non di pregio e poco costoso noto come “verde Empoli” che divenne il simbolo della tradizione di quelle manifatture. La scelta delle due aziende era finalizzata a ricercare nuovi sbocchi commerciali oltre quelli già consolidati (fiaschi, damigiane, bottiglie e in genere la bufferia), tuttavia si trasformò in breve in un’operazione culturale, in cui il vetro verde da fiaschi e damigiane – da materia umile qual era – diventò un interprete originale dell’arte decorativa moderna.

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Polistampa, 2015

A cura di:

Pagine: 120

Caratteristiche: ill. col., br.

col ills, paperback

Formato: 21x28

ISBN: 978-88-596-1482-1

Settori:

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