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Senza rete

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Patologo di fama, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, Giorgio Weber ha sempre coltivato l’interesse per le arti e la poesia. In questa sua raccolta di versi, arricchita da una prefazione di Mario Graziano Parri, emergono i motivi più forti della sua produzione: tra questi il tema del tempo e del ricordo, assieme alle suggestioni del paesaggio e ai riferimenti ai grandi dell’arte, della musica, della letteratura.

«Fa un certo effetto, in flagranza di blog e di chat, udire il graffio dell’antico pennino che, con sapiente semplicità, ferma sulla carta tanto passato che non si accumula in mille anni. Deve essere stata questa consapevolezza che ha fatto sì che nel vecchio signore, accomodato nella propria poltrona in quel suo luminoso soggiorno pieno di musica, sorgesse dal dentro di sé questa voce intima e certamente sofferta. Ma di quella sofferenza “senza rete”, che è così vicina alla grazia. Che rompe il sonno dello spirito, che ha la natura dell’infinità. Che ci consente di prendere coscienza di uno stato nuovo, come suggerisce l’amato Proust che il vecchio signore volentieri cita.» (M.G.P.)

Patologo di fama, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, Giorgio Weber ha sempre coltivato l’interesse per le arti e la poesia. In questa sua raccolta di versi, arricchita da una prefazione di Mario Graziano Parri, emergono i motivi più forti della sua produzione: tra questi il tema del tempo e del ricordo, assieme alle suggestioni del paesaggio e ai riferimenti ai grandi dell’arte, della musica, della letteratura.

«Fa un certo effetto, in flagranza di blog e di chat, udire il graffio dell’antico pennino che, con sapiente semplicità, ferma sulla carta tanto passato che non si accumula in mille anni. Deve essere stata questa consapevolezza che ha fatto sì che nel vecchio signore, accomodato nella propria poltrona in quel suo luminoso soggiorno pieno di musica, sorgesse dal dentro di sé questa voce intima e certamente sofferta. Ma di quella sofferenza “senza rete”, che è così vicina alla grazia. Che rompe il sonno dello spirito, che ha la natura dell’infinità. Che ci consente di prendere coscienza di uno stato nuovo, come suggerisce l’amato Proust che il vecchio signore volentieri cita.» (M.G.P.)

Polistampa, 2014

Pagine: 180

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 12,2x20

ISBN: 978-88-596-1365-7

Settore:

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