Seguo la traccia che Qualcuno
ha lasciato per me,
ineluttabile richiamo
di primordiali accenti.
Ho la sciocca legittima pretesa
di occupare microscopico spazio,
pedina insignificante
nella scacchiera della
sconfinata Poesia.
“Andreoli si affaccia alla ribalta della pubblicazione con il pudore di un neofita ma al tempo stesso con la maturità di una scrittura colta e stratificata, che subito prende le distanze dalla schiera dei ‘dilettanti allo sbaraglio’” (Patrizia Fazzi)
“Ho letto con attenzione ed interesse le poesie di Evaristo e posso dire in tutta sincerità che, fin dal primo approccio con questi testi, ho avvertito la presenza di una pronuncia poetica piuttosto inconsueta e di non comune capacità espressiva” (Carlo Fini)
Seguo la traccia che Qualcuno
ha lasciato per me,
ineluttabile richiamo
di primordiali accenti.
Ho la sciocca legittima pretesa
di occupare microscopico spazio,
pedina insignificante
nella scacchiera della
sconfinata Poesia.
“Andreoli si affaccia alla ribalta della pubblicazione con il pudore di un neofita ma al tempo stesso con la maturità di una scrittura colta e stratificata, che subito prende le distanze dalla schiera dei ‘dilettanti allo sbaraglio’” (Patrizia Fazzi)
“Ho letto con attenzione ed interesse le poesie di Evaristo e posso dire in tutta sincerità che, fin dal primo approccio con questi testi, ho avvertito la presenza di una pronuncia poetica piuttosto inconsueta e di non comune capacità espressiva” (Carlo Fini)
Polistampa, 2013
Pagine: 120
Caratteristiche: br.
Formato: 14X21
ISBN: 978-88-596-1230-8
Collana:
Sagittaria | Opera, 39
Settore: