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I Raspini di Arezzo

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“Nei giorni di Natale o di Pasqua, dopo i tortellini di rito, faceva un solenne ingresso Sua Maestà la Galantina. Enormi vassoi di Ginori con le fette perfettamente tagliate, contornate da una tremula, dorata e luccicante gelatina. L’argomento era sempre lo stesso. La gelatina. Era troppo opaca? Poco consistente? Appena salata? Qualcuno adombrava il sospetto che fosse stata usata colla di pesce. Orrore! Il nonno Giovacchino aveva passato gli ultimi due giorni a preparare il pranzo e rifiutava additivi e scorciatoie”.

Giovanni Raspini scrive la storia della sua famiglia, ma anche la storia di una città, Arezzo, e del suo territorio. Una grande, solida e ramificata famiglia toscana descritta nell’arco di cento anni che hanno visto vicende drammatiche, ma anche straordinari cambiamenti epocali.
Nel 1865 la corte sabauda si sposta in Toscana e Firenze diventa capitale del Regno. Nel 1965 i coniugi Giovacchino e Giovanna Raspini celebrano le loro nozze d’oro, circondati da tutta la famiglia riunita: la grande storia e quella intima dei Raspini si sposano in un libro ove la vita, la vita vera, diventa protagonista e maestra per i posteri. Una memoria vitale e di grande attualità, già proiettata nel futuro della famiglia e di ognuno di noi. Il testo è corredato da un capitolo sulla Arezzo alla fine degli anni Trenta (di Francesco Maria Rossi), dai Ricordi di Guerra di Domenico Raspini, dal Diario di famiglia di Giovanna Meacci e dalle Genealogie curate dallo storico Emanuele Dentecchi.

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“Nei giorni di Natale o di Pasqua, dopo i tortellini di rito, faceva un solenne ingresso Sua Maestà la Galantina. Enormi vassoi di Ginori con le fette perfettamente tagliate, contornate da una tremula, dorata e luccicante gelatina. L’argomento era sempre lo stesso. La gelatina. Era troppo opaca? Poco consistente? Appena salata? Qualcuno adombrava il sospetto che fosse stata usata colla di pesce. Orrore! Il nonno Giovacchino aveva passato gli ultimi due giorni a preparare il pranzo e rifiutava additivi e scorciatoie”.

Giovanni Raspini scrive la storia della sua famiglia, ma anche la storia di una città, Arezzo, e del suo territorio. Una grande, solida e ramificata famiglia toscana descritta nell’arco di cento anni che hanno visto vicende drammatiche, ma anche straordinari cambiamenti epocali.
Nel 1865 la corte sabauda si sposta in Toscana e Firenze diventa capitale del Regno. Nel 1965 i coniugi Giovacchino e Giovanna Raspini celebrano le loro nozze d’oro, circondati da tutta la famiglia riunita: la grande storia e quella intima dei Raspini si sposano in un libro ove la vita, la vita vera, diventa protagonista e maestra per i posteri. Una memoria vitale e di grande attualità, già proiettata nel futuro della famiglia e di ognuno di noi. Il testo è corredato da un capitolo sulla Arezzo alla fine degli anni Trenta (di Francesco Maria Rossi), dai Ricordi di Guerra di Domenico Raspini, dal Diario di famiglia di Giovanna Meacci e dalle Genealogie curate dallo storico Emanuele Dentecchi.

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Polistampa, 2013

Pagine: 176

Caratteristiche: ill. b/n e col., cart.

b/w & col ills, hardcover

Formato: 24x31

ISBN: 978-88-596-1215-5

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