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L’Abbazia di San Salvatore a Settimo

Un respiro profondo mille anni

Con uno scritto introduttivo di Carlo Maurizi

27,20 € 32,00
Qt

Il volume, dedicato all’abbazia di Badia a Settimo (Firenze), ripercorre una storia lunga mille anni: risale infatti al 1011 il primo documento che attesta la presenza di un monastero, fondato dal conte Lotario dei Cadolingi. Le vicende di Settimo sono così ricollegate a quelle della città di Firenze, con cui fu in profondissimi rapporti. Sono inoltre descritti i tesori artistici contenuti nella Badia, come lo splendido altare commissionato nel 1639 all’Opificio delle pietre dure o le opere Ghirlandaio e della sua scuola, che la rendono un patrimonio non soltanto fiorentino ma italiano ed europeo.
Fondata nei pressi del fiume Arno – già navigabile nell’XI secolo – e sul crocevia di importanti vie, nel corso dei secoli l’abbazia accolse i pellegrini e immagazzinò enormi quantità di derrate alimentari, provenienti dalle sue proprietà terriere bonificate e dai principali scali commerciali. Centro irraggiatore della cultura (possedeva ben 150 volumi in parte manoscritti in loco), nel 1236 passò ai Cistercensi che vi portarono la sensibilità all’arte senese e a quella francese, proseguendo un cammino di apertura a culture lontane che già era presente nel periodo protoromanico. Il doloroso frazionamento tra parte parrocchiale e privata avvenne nel 1783, quando Pietro Leopoldo, sciogliendo l’Ordine cistercense, soppresse il monastero.

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The volume is the first important monograph on the Cluniac Benedictine abbey of Badia a Settimo (Florence), reconstructing its history and its main artistic and architectonical features. Covering more than a millennium (a document dating to 1011 certifies the presence of a monastery founded by Count Lotario dei Cadolingi), the history of Badia a Settimo is related in particular to the city of Florence, with which it was tightly bound. From 1236, when the abbey passed to the Cistercians, the artistic taste opened up to Senese and French art, continuing the path of openness that already characterized the Pre-Romanesque period. The volume also provides a description of the artistic treasures of the Badia, such as the altar commissioned in 1639 to the Opificio delle Pietre Dure and Ghirlandaio’s works, that make the abbey not only a local but also a worldwide patrimony.

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Polistampa, 2013

Pagine: 208

Caratteristiche: ill. col., cart.

col ills, hardcover

Formato: 24x31

ISBN: 978-88-596-1189-9

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