Orlando Menchis è il ponte che unisce la Firenze post-bellica, animata da discussioni tanto violente ed aspre quanto generose, alla città degli anni ’70 e ’80, nella quale permane quell’alone di misterioso fascino che egli aveva saputo cogliere già nei suoi esordi. Il pittore ha saputo evolversi da un segno espressionista a una pittura ritmata, fresca, giovanile che riesce ad entrare nei gangli vitali della natura, che egli ha imparato a studiare ed amare anche come cultore di scienze geologiche.
Il catalogo, introdotto da testi di Paolo Becattini e Paolo Cantinelli, riproduce le opere esposte nel Palazzo Comunale di Fiesole tra il 15 dicembre 2011 e il 13 gennaio 2012.
Orlando Menchis è il ponte che unisce la Firenze post-bellica, animata da discussioni tanto violente ed aspre quanto generose, alla città degli anni ’70 e ’80, nella quale permane quell’alone di misterioso fascino che egli aveva saputo cogliere già nei suoi esordi. Il pittore ha saputo evolversi da un segno espressionista a una pittura ritmata, fresca, giovanile che riesce ad entrare nei gangli vitali della natura, che egli ha imparato a studiare ed amare anche come cultore di scienze geologiche.
Il catalogo, introdotto da testi di Paolo Becattini e Paolo Cantinelli, riproduce le opere esposte nel Palazzo Comunale di Fiesole tra il 15 dicembre 2011 e il 13 gennaio 2012.
Polistampa, 2011
A cura di:
Pagine: 60
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 21,5x21,5
ISBN: 978-88-596-1025-0
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